Samsung sta interrompendo la produzione del discusso Galaxy Note 7 per i timori diffusi che anche i modelli di sostituzione possano prendere fuoco. "Stiamo modificando temporaneamente il programma di produzione Galaxy Note7 al fine di adottare ulteriori misure per garantire la qualità e la sicurezza", ha detto un portavoce della società.
La produzione del telefono è stata sospesa dopo che la società ha ricevuto lamentele da parte della clientela statunitense e australiana che avrebbe espresso dubbi sulla sicurezza dei dispositivi di sostituzione Galaxy Note 7s, che non sarebbero sicuri tanto quanto gli originali Note 7 già ritirati dal mercato durante l’estate.
La società ha infatti ritirato dal commercio circa 2,5 milioni di dispositivi dopo il lancio avvenuto questo agosto e le segnalazioni di alcuni utenti che hanno vissuto l'esperienza di vedere il proprio telefono prendere fuoco. Un problema delle batterie durante la carica le portava a surriscaldarsi oltre i livelli consentiti per cui il telefono provocava piccole esplosioni, incendi e generava molto fumo. I dispositivi che avrebbero dovuto sostituire gli apparecchi malfunzionanti hanno però causato lo stesso problema degli originali: l’ultimo episodio importante è avvenuto mercoledì scorso quando il Galaxy Note 7 di sostituzione di un passeggero della Southwest Airlines a Louisville in Kentucky ha causato la cancellazione del volo.
Il dispositivo era avvolto dal fumo.
I problemi costeranno miliardi di dollari alla Samsung e potrebbero significare anche l’arresto totale della produzione che per il momento interessa il solo stabilimento del Vietnam dal quale vengono smistate tutte le spedizioni dell’apparecchio. Questa mattina la società Samsung Electronics Co.
ha perso fino al 4,6% alla Borsa di Seul e i danni commerciali e di immagine potrebbero continuare anche nel periodo natalizio.
I possessori di Galaxy Note 7 che lo hanno acquistato prima della campagna di sostituzione possono richiedere la sostituzione del dispositivo o un rimborso totale, anche se il problema tocca in maniera marginale l’Italia in quanto la sospensione delle vendite è coincisa con la messa in commercio del telefono.