Costa Concordia,alle ore 4 di questa notte l'annuncio ufficiale: missione compiuta. La nave crociera ormai più famosa al mondo ètornata in asse e mostra al mondo il suo profilo per più di un anno e mezzoimmerso nelle acque del Giglio. Ruggine e desolazione, questi gli unici segni evidenti causati daltempo. Tutto il mondo è rimasto in attesa e questa mattina addetti ai lavori,comuni cittadini e giornalisti hanno dato sfogo alla propria emozione.

Il relitto della CostaConcordia sarà portato ora al porto di Piombino (arrivo previsto per laprimavera del 2014) e poi?

Bè poi verrà rottamata, così come viene fatto per unautomobile vecchia, o quasi. A condurre il progetto di demolizione esmantellamento ci sarà (per fortuna) un'impresa toscana specializzata nellalavorazione di rottami metallici, la EcoAcciai di Pontedera, azienda di EmanueleRicciardi, massese doc, che in un'intervista rilasciata al Tirreno a luglionon nasconde l'orgoglio per il progetto messo in campo: "Si tratta un'impresaimportante, una sfida per cui ci stiamo preparando e che ci sentiamo diaffrontare".

Gli fa eco l'amministratore delegato di Eco Acciai Fabrizio Lupoli che spiega più neldettaglio: "Siamo in una fase avanzata di definizione; alle spalle abbiamo giàmolte ore di lavoro per definire il progetto e tradurlo nella messa a punto diun ciclo di gestione del relitto che di fatto è un rifiuto composito, per lavarietà di materiali e sostanze che si trovano a bordo.

Non ci sono esperienzesimili in Europa a cui ispirarsi, le navi da demolire oggi finiscono in Turchiae più spesso in Paesi asiatici dove si è poco attenti agli impatti ambientalidelle demolizioni navali, come in Bangladesh".

Insomma è prevista un'opera mastodontica che coinvolgerà più di 300 lavoratori e durerà circa 3 anni.

"Le operazioni devono avvenirein sicurezza, in impianti adatti a garantirla – sostiene ancora Fabrizio Lupoli– Dobbiamo tenere conto che si troveranno ad operare in contemporanea moltepersone, perciò serve un'organizzazione del lavoro specifica nelle diverse fasidel cantiere. Abbiamo predisposto monitoraggi continui sia dentro che fuori ilrelitto.

Ma tutto verràconfinato nell'area di cantiere".

Sullo sfondo però non mancano le polemiche da parte deigrillini del Movimento 5 Stelle che propongono di portare il relitto della Costa Concordia a Palermo, perché in Toscana non ci sarebbero le strutture necessarie,e le voci dal vicino oriente che prevedono invece una spedizione in Turchia. LaEco Acciai comunque si dichiara pronta a qualsiasi evenienza per un'impresaindustriale storica per il nostro paese.