Il tg satirico di Mediaset "Striscia la Notizia" si era occupato un anno fa, di un tema che lascia davvero sbigottiti: la vendita di kit per la fabbricazione in casa di alcuni tra i più conosciuti e prestigiosi vini italiani. Barolo, Chianti, Valpolicella e diversi altri ancora.
L'inviato di Striscia aveva scoperto che a Londra venivano venduti questi kit per produrre in casa propria i migliori vini del mondo. Già anche solo pensare di produrre vino, partendo da polverine strane, acqua, mosto (?) e altri liquidi, segatura di legno (!), dovrebbe suscitare come minimo perplessità.
Ma qui non stiamo parlando solo di un "vino" creato artificialmente. Qui si sta parlando di taroccaggi alla massima potenza; cioè i "piccoli chimici" della situazione si spingono a voler far passare per veri vini pregiati, quelle che invece sono palesemente solo volgari imitazioni.
Chi vende questi kit, sostiene che il "vino" prodotto in casa, è di ottima qualità (d'altra parte, difficile pensare che possa sostenere qualcosa di diverso, visto che, appunto, è un venditore). Ovviamente il venditore assicura che è tutto legale e che il mosto (?) impiegato è originale, anche se prodotto in Canada e Svezia. Un commercio che umilia il lavoro di migliaia di onesti viticoltori, che lavorano ogni giorno per portare sulle nostre tavole veri vini d'eccellenza.
Oltre agli aspetti che toccano le varie leggi sulla protezione di marchi e prodotti, vien da chiedersi anche chi è l'acquirente-tipo di questi "kit del piccolo chimi… ehm… viticoltore casalingo". Attualmente in Inghilterra la coltura della vite e la conseguente produzione di vini è limitata per motivi climatici.
Di conseguenza, si può forse pensare che sia anche a causa di una possibile scarsa cultura vinicola del cittadino inglese medio, che certe "mode", come questa dei vini taroccati fatti in casa, possano aver preso piede da quelle parti.
Ma non dimentichiamoci nemmeno che la Gran Bretagna è stata la culla della rivoluzione agraria, cioè della moderna agricoltura. Ad ogni modo, la buona notizia é che da qualche mese, il Regno Unito ha bloccato la vendita dei wine-kit. Ma la battaglia contro i taroccatori di vini (e di altri alimenti), non è ancora finita.