Nuovo dramma della grave situazione economica in cui versa l'Italia. Ancora un suicidio legato all'invio delle cartelle esattoriali da parte di Equitalia. Un uomo non avrebbe retto all'angoscia di dover perdere l'abitazione e si è suicidato sparandosi con un fucile da caccia, regolarmente detenuta.

I fatti risalgono a ieri sera 11 febbraio 2014 quando il corpo dell'uomo è stato trovato dai familiari nella sua camera. La morte però risalirebbe a 24 prima. L'uomo di 70 anni abitava da solo da quando si era separato dalla moglie ed allontanato dai figli.

Inoltre i parenti hanno dichiarato che il pensionato in passato aveva sofferto di crisi depressive.

L'uomo era un ex operaio di Montefino in provincia di Teramo, da tempo residente ad Elice in provincia di Pescara. La comunicazione del pignoramento sarebbe giunta all'uomo già da qualche tempo in quanto risulta che si fosse rivolto al comune per chiedere aiuto. Il debito sarebbe aumentato fino ad arrivare al pignoramento dell'immobile. Questo secondo le indiscrezioni circolate in città.

Ma Equitalia ha smentito con decisione l'invio della cartella esattoriale e che la notizia circolata del pignoramento è senza fondamento, esprimendo cordoglio per l'accaduto alla famiglia. Il sindaco di Elice Gianfranco De Massis afferma che si sia trattato del dramma legato alla solitudine in cui viveva l'uomo.

Ma i parenti ed amici incolpano quelle cartelle per aver indotto il pensionato a togliersi la vita con una calibro 12 di sua proprietà. I militari intervenuti con il Capitano Enzo Marinelli dovranno stabilire l'esatta dinamica del tragico gesto.