Una giovane di 36 anni che la madre con la complicità di altri famigliari teneva segregata in un appartamento del Vomero, è stata finalmente liberata dalla Polizia di Napoli. La ragazza viveva in condizioni degradate in un casa piena di sporcizia con le tapparelle chiuse da ferri e seminuda. Gli agenti giunti sul posto hanno rinvenuta la ragazza senza i vestiti rannicchiata in terra che cercava di ripararsi dal freddo usando un asciugacapelli. La mamma rintracciata in casa di un altro familiare è stata arrestata con l'accusa di sequestro di persona, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.
La donna C.G. è stata scoperta ieri pomeriggio a conclusione delle indagini che si protraevano da tempo. Gli inquilini dello stabile avevano sentito anche un cattivo odore provenire da quell'appartamento diventando per la donna ormai un lager nazista. I poliziotti hanno trovato la giovane affetta da deficit psico-fisico in evidente stato di malnutrizione, tanto da dover essere portata immediatamente all'ospedale per le cure del caso. La mamma R.S. di 69 anni è stata rintracciata ed arrestata dovrà rispondere di maltrattamenti e lesioni personali protratti nel tempo e sequestro di persona, aggravato e continuato.
La scoperta agghiacciante è stata fatta dai poliziotti in Via Caldieri nel quartiere bene del Vomero in un appartamento che la mamma aguzzina non abitava, ma vi si recava due volte a settimana a portare qualche borsa di spesa alla figlia affetta da disturbi mentali che teneva da almeno 8 anni segregata in mare di sporcizia, nuda e al freddo.
Il commissariato di Arenella ha così posto fine all'agonia della giovane affidata alle cure opportune rinchiudendo la madre nel carcere di Pozzuoli e indagando altre persone per favoreggiamento. Ora per C.G. sarà il momento del riscatto anche se nessuno potrà cancellarle gli orrori della prigionia.