È successo a Napoli: una donna di 36 anni è stata tenuta in stato di segregazione dalla madre in un appartamento di sua proprietà. Siamo nella zona del Vomero, zona bene di Napoli, quando ieri sera la polizia ha trovato la vittima, sommersa dall'immondizia e in stato di malnutrizione.
Gli agenti di polizia in via Caldieri, a seguito di indagini iniziate da tempo, hanno raggiunto l'appartamento che si trovava chiuso a chiave dall'esterno; mossi da un terribile odore proveniente dall'interno, con l'aiuto dei vigili del fuoco, una volta entrati in casa, hanno trovato la donna in stato di agonia, nuda e psicologicamente provata.
I poliziotti si sono trovati di fronte ad un vero e proprio lager fatto di sporcizia e devastazione. Subito condotta in ospedale, la vittima è stata sottoposta alle necessarie cure.
La mamma, immediatamente arrestata, è stata accusata dei reati di sequestro di persona aggravato e continuato, lesioni personali e maltrattamenti in famiglia.
La polizia infatti, è riuscita nel giro di poche ore a rintracciare la madre che si trovava presso un altro familiare e così, visti i forti sospetti nei suoi confronti, la signora è stata portata nel carcere di Pozzuoli. Si suppone che altri parenti, indagati per favoreggiamento, e attualmente in stato di libertà, abbiano dato il loro contributo nella vicenda.
Purtroppo non è il primo caso quello nel quale è proprio un familiare, nella fattispecie addirittura un figlio, ad essere oggetto di sequestro e maltrattamenti. I casi di violenza domestica sono sempre più numerosi. È evidente pertanto come nella nostra società i valori e i principi di solidarietà e umanità si stiano sempre più perdendo.
Ricordiamo che solo qualche giorno fa ad Andora (Savona) una 26enne marocchina è stata trovata nelle medesime condizioni per essere stata da due anni segregata e schiavizzata dal marito e dal cognato. Prove delle lesioni e delle persecuzioni avvenute sono state fornite grazie alle fotografie scattate dalla vittima stessa.