Contestazioni davanti all'Istituto Sacra Famiglia dove Silvio Berlusconi è arrivato stamattina per il suo primo giorno di servizi sociali. Un sindacalista : "Lo vogliamo a San Vittore". Allontanato dalle forze dell'ordine.

La Sacra Famiglia è la struttura disposta per lo svolgimento dei servizi sociali da parte del leader di Forza Italia, che non lascia mai gli schermi. Da poco la pagina Facebook su Dudù e nemmeno ora che inizia a scontare "la sua condanna" non smette di far parlare di sé. Al suo arrivo a Cesano Boscone, un sindacalista lo apostrofa: "Lo vogliamo a San Vittore".

L'arrivo alla Sacra Famiglia, Cesano Boscone. L'ex-premier Silvio Berlusconi è arrivato alla struttura della Sacra Famiglia di Cesano Boscone alle 9.30 di questa mattina. Nessuno sguardo ai giornalisti che si trovano lì ad aspettarlo; nessun saluto. Il suo arrivo si è svolto completamente in silenzio, se non fosse stato per il sindacalista, che non ha saputo trattenere le sue parole oltre le transenne: "Noi italiani - confessa a gran voce il contestatore - abbiamo un sogno nel cuore, Berlusconi a San Vittore". Presto allontanato dalle Forze dell'Ordine, il sindacalista "contestatore" ha terminato le sue acclamazioni e Berlusconi è potuto entrare celermente nella struttura a cui è stato assegnato per l'affidamento in prova ai servizi sociali in seguito alla condanna nel processo Mediaset.

La condanna. L'ex-premier dovrà svolgere l'attività di sostegno ai malati di Alzheimer per quattro ore giornaliere presso l'edificio San Pietro, che si trova nel centro della struttura di Cesano e conta 20 reparti. Ad aiutare il leader di Forza Italia nell'inserimento, due donne: Giuliana Mura, responsabile della struttura, e Maria Giovanna Sambiase, educatrice del reparto.

Le due donne saranno guida e punti di riferimento di Silvio Berlusconi, che già nelle precedenti dichiarazioni aveva dichiarato l'inutilità per la sua persona e per l'Italia di questa forma di condanna.