Non mancherà di destare polemiche il fatto di cronaca che stiamo per raccontarvi, successo in una scuola media di Forlì. Un alunno, mentre era in classe, è stato sorpreso dal professore mentre guardava sul proprio cellulare delle foto a luci rosse: il docente, di conseguenza, ha deciso di 'sequestrare' al ragazzo il telefonino facendogli presente che, per riaverlo, dovrà mandare uno dei suoi genitori a parlare con lui.
Forlì, scuola shock, insegnante accusato di furto di cellulare
Puntualmente la madre dell'alunno si presenta presso l'istituto scolastico per andare a 'ritirare' il cellulare, ma insieme a lei, al cospetto del professore, si presenta anche un avvocato: parte immediatamente l'accusa di furto nei confronti dell'insegnante.
A raccontare lo sconcertante episodio è stato il sindaco della città romagnola, Roberto Balzani che, nell'esposizione dei fatti, pone l'accento sul fatto che la madre abbia difeso il figlio sostenendo che le foto presenti sullo smartphone del ragazzo non erano poi così hard, visto che la donna fotografata 'aveva anche il perizoma'...
L'amaro commento del sindaco riguarda proprio la sconcertante reazione dei genitori che non accettano più le punizioni (quelle 'giuste' si intende...e non quelle violente) inflitte ai ragazzi. Così i presidi sono assediati dagli avvocati, gli insegnanti non sanno più cosa fare per impartire educazione e rispetto visto che gli studenti si sentono autorizzati a fare quello che vogliono, essendo addirittura 'giustificati' dai genitori.
Ci piacerebbe sapere qual è il vostro punto di vista in merito a questa vicenda e al ruolo educativo dei docenti nella scuola d'oggi.
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