Una videoconferenza. Così Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, i due Marò detenuti in India da oltre due anni con l'accusa di omicidio, si rendono partecipi della festa del 2 giugno in onore della Repubblica.
Girone: 'Siamo innocenti'
Le voci dei due militari italiani lasciano trapelare tutta l'emozione di un momento che sa di sacro per un uomo dedito all'arma. Salvatore Girone è il primo a prendere la parola e augura una buona festa della Repubblica a tutti gli italiani e a tutti propri colleghi. Fa poi sentire il rammarico per non essere presente a questa grande festa nazionale: "Siamo costretti a guardare, nuovamente, tutto in video conferenza da dietro una webcam".
Poi il fuciliere italiano fa un invito al Governo e alle autorità del nostro Paese: "Il muro contro muro è inutile, c'è bisogno di dialogo". Prosegue il suo intervento ribadendo ancora una volta l'innocenza sua e del suo compagno di cella: "Siamo innocenti, vorremmo che questo fosse riconosciuto. Noi continuiamo a mantenere la parola e ad obbedire agli ordini, lo facciamo per l'onore e il rispetto d tutti i militari italiani che stanno agendo in giro per il mondo".
Latorre: 'Tutti insieme, nessuno indietro'
Al termine dell'intervento del fuciliere Salvatore Girone, prende la parola Massimiliano Latorre che avvia il suo discorso con un ringraziamento per la possibilità ricevuta di poter parlare il giorno della festa della Repubblica italiana, si dice "onorato e felice di questa possibilità".
Latorre si rivolge al popolo italiano e ammette si sentire "l'affetto degli italiani che ci avvolge" sperando come il suo collega che "due grandi nazioni come l'Italia e l'India trovino la via del dialogo". Conclude il suo intervento con parole cariche di significato ed emozione che lanciano un appello deciso al cuore del popolo italiano: "Tutti insieme, nessuno indietro".