Una coppia di coniugi, che viaggiava a bordo di un camper insieme ai 4 figli minori, è stata tratta in arresto dal personale della squadra mobile di Genova all'uscita del porto di Ancona in quanto venivano sorpresi ad introdurre sul territorio nazionale circa 70 chili di eroina.

I protagonisti

La famiglia di origine genovese, composta dai genitori e dai loro quattro figli, tutti minorenni, era partita alla volta della Grecia, imbarcandosi da Ancona il 4 luglio insieme al loro camper. Rocco Dibernardi, di anni 44, e la moglie Maddalena Cacchioli, di anni 34, sono successivamente rientrati in Italia sbarcando il 19 luglio di nuovo al porto di Ancona e sempre insieme ai loro quattro figli, scendendo da un traghetto della Minoan Lines partito da Patrasso, in Grecia.

Ma al rientro hanno avuto una brutta sorpresa: ad aspettarli c'erano gli agenti della Polmare di Ancona ed agenti della Squadra mobile di Ancona e Genova che stavano seguendo le loro tracce a seguito di una segnalazione pervenuta alcuni giorni prima.

Le indagini

La polizia era a conoscenza del loro rientro in Italia e che avrebbero introdotto nel nostro paese un grosso quantitativo di stupefacenti, ma non avevano fonti sicure riguardo il porto di rientro. La droga, consistente in 70 chili circa di panetti di eroina, probabilmente di origine afghana, era ben nascosta nei pianali del letto del camper. Mentre il Dibernardi è stato portato al carcere di Montacuto, la moglie è invece agli arresti domiciliari in un centro di accoglienza, insieme ai bambini che sono rimasti affidati alla madre.

La diversità di scelta è stata determinata dal fatto sconcertante che la donna era anche incinta all'ottavo mese di gravidanza. Il grande quantitativo di droga sequestrata era sicuramente indirizzato al mercato dello spaccio genovese, dove avrebbe permesso grossissimi guadagni. Il sostituto procuratore della Repubblica di Ancona Mariangela Farneti ha l' incarico di coordinare le indagini, volte soprattutto a sapere chi c'è dietro tutta l'operazione.

E' una vicenda che lascia sconcertati circa i protagonisti, che apparentemente per nulla preoccupati di avere figli a seguito e con un altro bambino in arrivo, si sono lanciati a svolgere il ruolo di corrieri della droga con tutte le conseguenze pericolose e rischiose che ne potevano derivare proprio per i loro figli.