Vacanze terminate per tutti glistudenti d'Italia che ieri si sono visti nuovamentecatapultati tra i banchi di Scuola. Mancano all'appellosoltanto le regioni Puglia e Sicilia il cui rientro ascuola è previsto per mercoledì 17 settembre. Altri invece hannoiniziato ancora prima. Nell'elenco ci sono Bolzano che haaperto i cancelli scolastici l'8 settembre, Trento che haaccolto gli studenti il 10 settembre mentre per Molise, Valle d'Aosta e Abruzzo il ritorno è avvenuto giorno 11settembre. Un nuovo anno che si è aperto con l'augurio del ministroStefania Giannini che su twitter ricorda come questo sia l'anno de#labuonascuola, come Renzi insieme alla sua equipe l'hasoprannominato.

Ma non solo. Anche i personaggi fondamentali delgoverno hanno voluto sentirsi partecipi di questo giorno importanteper i figli d'Italia. Il primo è stato proprio il premier Matteo Renzi che si è presentato in molte scuole d'Italia. Recandosia Palermo il presidente del Consiglio haricordato che grazie a #labuonascuola, l'Italia potràritornare ad essere un paese al vertice dell'Europa e che sarà laprima con un assunzione di circa 149 mila docenti precari.

Gli altri ministri che hanno visitatole scuole

Molti altri ministri del governo hannodeciso di far visita alle scuole italiane. Il ministro Lupiper esempio si è recato a visitare la scuola elementare chefrequentava da piccolo, il ministro Delrio si è recato aReggio Emilia, Maria Elena Boschi ha raggiuntola scuola di Laterina ad Arezzo mentre la Giannini ha visitatol'Agrario della Capitale.

Ma non ci sono soltanto belle notizie perl'inizio di quest'anno scolastico. In Calabria si conclude unavicenda alquanto spiacevole.

Il caso calabrese

In Calabria sono statidenunciati ben 165 genitori accusati di non mandare ipropri figli a scuola e dunque per inosservanza dell'obbligo all'istruzione. Il tutto è emerso da un'attività svolta, intutte le scuole di 42 comuni del territorio, dai carabinieri diLocri.

Le forze dell'ordine hanno così denunciato i genitoridi 88 ragazzi che hanno un'età compresa tra i sei e i 15 anni chehanno permesso ai loro figli di non presentarsi a scuola senza unmotivo giustificabile. I ragazzi in particolare si sono assentati perun periodo superiore a quello limite ossia 50 giorni su 200. Leindagini hanno coinvolto gli anni scolastici 2012/2013e anche quello 2013/2014 coinvolgendo rispettivamente 87 e 78genitori.