Una storia di cronaca incredibile, avvenuta a Caserta, il parroco di una Chiesa ha ritrovato un neonato che piangeva nel cortile della Parrocchia. Il sacerdote è Roberto Caterino, ha sentito in maniera inequivocabile che un bambino piangeva ed il lamento proveniva dal cortile della Chiesa, Don Roberto non ha avuto dubbi, si trattava sicuramente di un neonato il cui gemito è evidentemente riconoscibile.

Il bambino di quattro mesi è stato lasciato in una coperta di lana, nel seggiolino per neonati e accanto a lui il prete ha rinvenuto una bottiglia biberon con latte ancora caldo ed una borsa termica che conteneva diversi vasetti di omogeneizzati.

Il prete ha preso immediatamente in braccio il bambino avvolto nella coperta e ha subito verificato sommariamente le condizioni di salute del piccolo che sembravano abbastanza buone, Il bambino era pulito e curato, profumava ancora, si sentiva il buon odore di talco, Don Roberto ha cercato di scaldarlo, lo ha portato in sacrestia per sistemarlo in un posto sicuro e ha chiamato subito aiuto.

Il parroco aveva appena finito di celebrare la messa e stava togliendo gli abiti talari, quando all'improvviso gli è sembrato di sentire il lamento di un bambino. La sua reazione è stata repentina, infatti si è subito precipitato fuori nel cortile ed ha avuto conferma di quanto pensava. Il bambino è stato chiamato Francesco in onore del Santo di Assisi e di Papa Bergoglio.

Fortunatamente chi lo ha abbandonato ha avuto il buon cuore di aver cura di lui fino alla fine e di portarlo in una Chiesa, un posto sicuro dove qualcuno lo avrebbe subito notato, come in realtà è successo. Sicuramente la sua mamma gli voleva molto bene, perché il piccolo era in buone condizioni di salute e ben curato, evidentemente i suoi genitori avevano grossi problemi economici e non erano in grado di crescerlo, almeno questa è la prima ipotesi che è stata fatta. L'attuale crisi economica purtroppo, porta le persone a fare gesti estremi e questo è uno di quei casi che al giorno d'oggi sono inevitabilmente una consuetudine.