Non c'è pace per la Liguria, stupendo lembo di terra sospeso tra l'Italia e la Francia, ma tanto, troppo fragile. E che ad ogni alluvione di medio-alta intensità finisce sott'acqua troppo e vergognosamente facilmente. Ora una zona, ora un'altra, quasi nessuno è al riparo. Addirittura stamane il Sindaco di Genova Marco Doria (nel mirino per quanto accaduto qualche settimana fa al capoluogo ligure con una vittima, proprio come al suo omologo Marta Vincenzi giusto tre anni prima), ha consigliato ai suoi cittadini di non uscire di casa e di andare sui piani alti.
Manco se stessimo parlando di uno sperduto paesino di montagna. E' pur sempre Genova, un tempo componente del "triangolo industriale" del Nord assieme a Milano e Torino, nei secoli scorsi patria di navigatori e conquistatori, nonché, di recente, madre fertile di tanti grandi cantautori. Ma perché la Liguria finisce sempre così? La risposta ce la fornisce un rapporto 'Ecosistema rischio' stilato da Legambiente Liguria insieme alla Protezione Civile a inizio anno e che torna di nuovo tristemente d'attualità e dovrebbe servire come monito da tenere sempre presente.
La Liguria è la Regione che sta messa peggio di tutte: il 99% dei suoi Comuni (che sono in totale 232), sono a rischio idrogeologico.
Va solo un po' meglio alla vicina Toscana, dove è a rischio il 98% dei comuni (che però qui sono molto di più, 280). E c'è addirittura una provincia che ha il 100% del territorio a rischio: La Spezia. Inoltre, basti pensare che sulla zona costiera, che rappresenta il cinque percento del territorio, risiede il 90% della popolazione. Un'urbanizzazione selvaggia che ha reso il territorio friabile. Nel 46% delle amministrazioni sono presenti interi quartieri in aree a rischio. Oltre all'urbanizzazione selvaggia, ci si mette anche la gestione dei fiumi e dei torrenti, poco o per niente manutenuti e monitorati. Gli stravolgimenti climatici hanno poi fatto il resto, con piogge più intense e frequenti. Se ancora qualcosa si può fare per evitare tragedie, meglio agire subito…