Questa storia è una vergogna tutta italiana, una storia riguardante due giornalisti, Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, amici e colleghi uccisi in Somalia a Mogadiscio nel 1994. Il governo in questi giorni ha dovuto rispondere, in quanto è pervenuta una richiesta, al fine di spiegare cosa accadde realmente quel maledetto venti marzo di ventuno anni fa. Il noto programma Rai Chi l'ha visto ha tempo fa intervistato un uomo di nome Jelle, il quale ha affermato che il presunto assassino della Alpi, ora in carcere, sarebbe in realtà un povero uomo innocente.
Jelle ha spiegato che gli avrebbero addirittura promesso dei soldi per depistare su tale caso; ad ogni modo la risposta del governo è stata alquanto imbarazzante, ossia che la procura starebbe cercando Jelle, ma che finora non l'avrebbe ancora trovato. E d'uopo però chiedersi: "Una rogatoria internazionale è stata fatta?"
I documenti scottanti su Ilaria e Miran
Il venticinque marzo 2015, durante l'ultima puntata di Chi l'ha visto? la conduttrice Federica Sciarelli ha esibito un documento di tre pagine: "E' un documento- ha detto Sciarelli- redatto da un agente dei servizi segreti operante a Mogadiscio".
Su di esso vi è la data del ventitre marzo 1994, lo stesso anno in cui Ilaria e Miran hanno perso la vita, fatto avvenuto tre giorni prima rispetto alla redazione del documento. Nella seconda pagina sono presenti un gran numero di correzioni, ossia è stata modificata proprio la parte che riguarda Ilaria e Miran. La terza pagina è stata lasciata così come si presenta; ricapitolando, codesto è un documento del Sismi, redatto da una mano e contraffatto da un'altra. "Ciò è un fatto gravissimo, meritevole di spiegazioni" ha affermato sdegnata la Sciarelli durante il programma. Per quanto riguarda il presunto assassino di Ilaria e Miran, un tale Hassan, quest'ultimo avrebbe potuto vivere una vita normale, con una famiglia ed un lavoro, ma tutto ciò gli è stato negato.
Hassan è infatti in carcere da più di quattordici anni, inchiodato da una testimonianza che oramai sappiamo essere falsa, in quanto frutto di un perverso depistaggio. Un depistaggio che prese forma subito, nelle ore immediatamente successive all'omicidio, ed il documento mostrato dalla Sciarelli, è una delle tante prove. Esso è stato scovato tra una moltitudine di atti, richiesti da Chi l'ha visto? alla Camera dei Deputati. Documenti un tempo riservati, relativi all'uccisione della Alpi e di Hrovatin, che oggi fortunatamente possono essere consultati, dopo che il governo Renzi ne ha deciso la desecretazione. Si tratta di un'informativa dei servizi segreti, scritta settantadue ore l'omicidio di Ilaria e Miran.
Il signor Alfredo, l'uomo del Sismi a Mogadiscio, scrisse originariamente ai colleghi romani al punto 4 del rapporto di non cadere in confusione riguardo le correzioni presenti, in quanto sarebbero dei depistaggi messi in atto per battere sulla presunta rapina subìta dai due giornalisti, da sempre considerata la causa della loro morte.