"L'incendio è stato molto violento, ma si tratta di un incidente. Mi sento di escludere quindi altre ipotesi, come quello di un attentato": queste sono le ferme parole di Vito Riggio, presidente Enac, a seguito del disastro avvenuto all'aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino. Durante la notte tra ieri e oggi (mercoledì e giovedì) è divampato un incendio che ha devastato almeno 700 metri quadrati del terminal 3, quello inerente ai voli internazionali.
Momenti di panico e 3 intossicati che, però, sono già stati dimessi. Secondo le prime fonti la causa del disastro è stato un corto circuito partito da un quadro elettrico posto dietro a un frigo. Caos, stupore e disagi: lo scalo è rimasto chiuso fino a mezzogiorno. Numerosi i voli ritardati e corpose le code (sia al check -in sia sulle strade che collegano Fiumicino con Roma).
I voli sono ripartiti molto lentamente: il primo è stato il quello di una compagnia aerea spagnola, decollato alle 14 (fino a quest'orario sono stati cancellati i voli di Alitalia, Air France e Klm). L'intervento dei Vigili del Fuoco si è protratto fino alle prime luci dell'alba.
Cancellazioni e rallentamenti anche nei collegamenti ferroviari. Attraverso i terminal 1,2 e 5 sono stati smistati, nel corso del pomeriggio, molti voli. Sono stati 400 gli addetti che hanno aiutato i passeggeri a far fronte ai disagi durante la giornata. Contrariamente a quanto è stato supposto in un primo momento, l'incendio non è divampato a partire dal deposito bagagli del terminal ma ha riguardato l'aerea interessata ai negozi e ai passeggeri.
Si stanno portando avanti indagini più approfondite, l'area è stata temporaneamente sequestrata ed è stata immediatamente aperta un'inchiesta dalla procura di Civitavecchia. Per ora non c'è clima di forte allarmismo. Numerosi sono i testimoni. L'allarme antincendio ha funzionato.
L'incendio è stato molto violento ma, per il momento, non è possibile stabilire l'entità del danno. Le strade più intasate sono state la Cristoforo Colombo, la Portuense, la Magliana, l'Ostiense e la Via del Mare.