Resta aperto il rebus sulla morte dello studente di Padova Domenico Maurantonio, precipitato dal quinto piano dell'hotel Da Vinci di Milano per motivi che non si riescono a ricostruire. La novità del 18/6/2015 è che c'è un cambio tra i magistrati inquirenti da tempo al lavoro per dare una versione credibile dell'accaduto ai suoi familiari. I genitori del giovane temono che sia stato spinto giù.
Domenico Maurantonio è da tutti descritto come un ragazzo di buon senso, che aveva un buon rendimento scolastico, ma anche molti interessi. Ora l'inchiesta passa dal PM Claudio Gittardi, trasferito a Sondrio, a quelle del procuratore aggiunto Alberto Nobili e al pm Giancarla Serafini: sono queste lo novità di oggi.
Quelle tracce sotto le unghie
Nei giorni scorsi i genitori sono stati sentiti a Milano dal giudice e nell'occasione hano ribadito che vogliono fermamente conoscere le cause della fine assurda del loro amatissimo figlio. A questro punto i magistrati risentiranno i compagni del giovane, verosimilmente una volta terminati gli esami di maturità ai quali si sarebbe dovuto presentare anche Domenico, con buonissimi voti.
Servirà quindi altro tempo. Ci si aspetta una traccia importante, che però non sarà una prova, dall'esame del dna individuato sotto le unghie del giovane.
Alla ricerca di indizi
Secondo gli ultimi rilievi, scrive Il Giornale.it, Domenico prima di cadere avrebbe lasciato le sue impronte sul davanzale della finestra dalla quale è caduto. Perché si trovava in quella pericolosa posizione, senza scarpe né occhiali da vista? Era stato costretto a salire lì oppure lo aveva fatto volontariamente ed è stato poi spinto da un soggetto apparso improvvisamente, uscito da una camera o dall'ascensore? Non si può del tutto escludere la pista del suicidio, finora ritenuta poco verosimile considerato il carattere di Domenico Maurantonio. Si parla anche di un uomo di nazionalità slava che si aggirava nell'albergo con fare misterioso. Era stato notato dai ragazzi, ma al momento non vi sono prove del suo coinvolgimento.Nelle prossime settimane, quando alcuni studenti del liceo Ippolito Nievo saranno risentiti, ne sapremo certamente di più. Nel frattempo i nuovi giudici avranno tempo e modo di studiare il caso da ogni prospettiva investigativa.