Qualcosa ci attacca dallo spazio? Non ci sono informazioni ufficiali, ma ultimamente molti enti, in special modo militari, spingono affinché - quanto prima - ci siano sicure e pratiche protezioni contro minacce extraterrestri non identificate.

L'ultima dichiarazione, in tal senso, arriva dalla Russia grazie all'agenzia di stampa Interfax, del giorno 9 luglio 2015. Nella nota si legge che le autorità russe hanno deciso di investire molto denaro per la realizzazione di un sistema di allerta cosmico, in grado di individuare, e si spera di sconfiggere, minacce extraterrestri come veicoli orbitali, missili spaziali o altri oggetti 'pericolosi'.

Il sistema, come rivela il primo ministro russo Dmitry Rogozin, sarà composto da un numero cospicuo di satelliti e dovrà essere realizzato entro - e non oltre - il 2020.

La Russia non è però l'unica nazione preoccupata, in modo davvero serio, per un possibile attacco 'cosmico'.

Anche l'USAF, l'aeronautica militare statunitense, spinge per una difesa 'stellare'. In una dichiarazione ufficiale, apparsa su National Defense Magazine del 16 aprile 2015, Deborah Lee James, segretario dell'Air Force, afferma che esiste un potenziale settore di 'attori ostili' e che ci si debba preparare per una 'potenziale guerra spaziale'.

Come nel caso russo, un sistema radar di terra in grado di rilevare detriti e veicoli spaziali ostili dovrebbe essere completato entro, e non oltre, il 2019 - 2020.

Chi potrebbero essere quindi gli attori ostili di questa contesa spaziale? Si fanno tante ipotesi, dai cinesi alla minaccia russa, dall'imperialismo statunitense alle comete, dai meteoriti agli asteroidi. Ma non sono esclusi dalla scena eventuali attacchi da parte di entità (biologiche o artificiali) extraterrestri.

L'ipotesi non è tanto peregrina, tanto che nel 2012 il professor Paul Springer, dell'US Air Command e dello Staff College, affermò in un documento - pubblicato già nel 2006 - dal titolo 'An Introduction To Planetary Defense: A Study of Modern Warfare Applied to Extra-Terrestrial Invasion', scritto da un certo numero di appaltatori della Difesa, che il Pentagono ha elaborato piani di emergenza in caso di una invasione extraterrestre dallo spazio.

L'aspetto inquietante della questione non è solo il fattore riferito alla preparazione alla minaccia, forse retaggio, o meno, di una Guerra Fredda mai terminata, ma quello riferito alla data in questione in cui si deve obbligatoriamente rendere operativo questo 'sistema d'allarme stellare': il 2020.

Non bisogna su questo dimenticare che l'ex Ministro alla Difesa canadese Paul Hellyer, in un articolo apparso qualche anno fa sul quotidiano 'La Stampa', affermò che non solo gli UFO erano reali, ma che gli Stati Uniti d'America erano in procinto di realizzare una base sulla Luna con lo scopo di monitorare da vicino veicoli extraterrestri, entranti e uscenti dal pianeta Terra. E quale era l'anno per l'utilizzo effettivo di suddetta base? Naturalmente il 2020.

La domanda quindi nasce spontanea, quale minaccia spaziale si prospetta dal 2020 in poi? La versione reale del film Independence Day? Speriamo di no.