Viviamo in un'epoca dove nascono, come funghi, innumerevoli 'rivelazioni' in merito agli UFO e alle civiltà aliene disseminate nell'universo infinito. Molte sono bufale, molte sono raccontante da testimoni comuni che non sanno, ad esempio, riconoscere una semplice congiunzione planetaria nel firmamento celeste, ma alcune sono meritevoli di una seria attenzione.

In questa categoria entrano di diritto le dichiarazioni degli astronauti, gente con una preparazione scientifica e operativa di ottimo livello, che ultimamente sono più propensi a sbilanciarsi in merito alla possibile presenza di civiltà extraterrestri.

Tra questi ricordiamo John Grunsfeld, veterano della NASA, che in una conferenza sull'esobiologia, la scienza che studia la vita aliena, tenutasi a Chicago dal giorno 15 al giorno 19 giugno 2015 e di cui si fa menzione in un articolo apparso sul quotidiano online Huffington Post, edizione britannica, del giorno 17 giugno 2015, afferma - con insospettabile certezza - che 'se c'è vita là fuori, vita intelligente, loro - gli alieni - sanno che siamo qui'.

E mentre scienziati conservatori, sminuendo la portata delle dichiarazioni di Grunsfled, affermano che la vita aliena è composta soprattutto da microbi, un'altro astronauta di nazionalità francese si spinge ancora oltre, inserendo gli UFO nella questione.

In una conferenza tenutasi a Lione il 25 giugno 2015, Jean Francoise Clervoy, membro dell'Agenzia Spaziale Europea e della 3AF (Association Aéronautique et Astronautique de France), ha dichiarato che non solo gli UFO sono reali, ma che questi oggetti vanno oltre le leggi della fisica conosciuta, concludendo che 'è tempo di cercare di comprendere che cosa sono questi oggetti apparentemente intelligenti che si presentano nei nostri cieli e la cui realtà è confermata da fonti multiple'.

Alla luce di queste importanti affermazioni, ci poniamo una legittima domanda: è davvero alle porte una rivelazione ufficiale in merito alla questione UFO e alieni? Difficile rispondere, ma resta un fatto indiscutibile che viviamo in un periodo storico dove, al di là di guerre, discriminazioni razziali, violenze e crisi economiche, ci può essere - da un momento all'altro - la conferma che per davvero non siamo soli nell'universo e che dovremmo riconsiderare il nostro posto nel cosmo da illegittimi padroni del Creato a semplici 'granelli di sabbia' in un infinito oceano stellare.

In fin dei conti, siamo troppo insignificanti rispetto ad un immenso e intelligente universo.