In questi ultimi giorni, il caso dei due fucilieri italiani Latorre e Girone, accusati dalla giustizia indiana di aver ucciso due pescatori e per questo detenuti in India da tre anni e mezzo in attesa di giudizio, sta subendo un'accelerata molto importante. Qualche giorno fa vi abbiamo parlato di come i documenti utilizzati dall'India per accusarli, depositati presso il Tribunale del mare di Amburgo, mostrino troppe discrepanze.
In primis, il proiettile estratto nel corpo di una delle due vittime non è quello dato in dotazione ai Marò, essendo lungo trentuno millimetri, mentre quelli da loro usati hanno un calibro 5.56x45 Nato e sono lunghi ventitré millimetri. Pertanto otto in meno del proiettile analizzato. Ancora, i testimoni dicono tutti le stesse identiche parole e commettono tutti le stesse discrepanze. Infine, il computer usato come prova è stato dato diversi giorni dopo e pure in evidente stato di sabotaggio.
Ma la prova più schiacciante di tutte è proprio il proiettile. Che può condurre a un'altra pista che scagionerebbe i due Marò.
Vediamo qual è ed ha del clamoroso.
Proiettile proveniente dallo Sri Lanka
Quel tipo di proiettile viene sparato esclusivamente da un'arma, la Pk, una mitragliatrice kalashnikov usata soprattutto dai russi. L'arma è molto comune, tanto da essere stata utilizzata in vari conflitti, diventando così molto famosa tra gli appassionati di armi. Si pensi alla guerra in Vietnam o Afghanistan, tanto per citare le più note. E, oggi, a usarla ci sono, fra gli altri, anche le truppe indiane e la Marina dello Sri Lanka. I due Paesi si contendono la fascia di mare che li separa e la relativa gestione della pesca dei tonni. Pertanto, proprio il luogo dove sono stati uccisi i due pescatori mentre pescavano. Inoltre, bisogna anche dire che le armi in dotazione ai marò, anche se modificate, non avrebbero mai potuto sparare quel tipo di proiettile.
Insomma, il caso Marò è giunto finalmente a una svolta e tutto dipenderà da quegli otto millimetri di differenza tra i loro proiettili e quello rinvenuto nel corpo del povero pescatore indiano. Seguiteci per nuovi importanti sviluppi su questa diatriba internazionale.