Salute umana in odor di pura cronaca. Stanno facendo il giro del mondo attraverso il web, le rivelazioni di un noto pubblicitario che rivela come le case farmaceutiche, attraverso svariate strategie, stiano da anni lavorando, alla creazione di malattie per incrementare la vendita di farmaci.
L'influenza che non ti aspetti
A consolidare questa ipotesi contro le case farmaceutiche, è la continua mutazione di virus.
La presenza di varianti a virus già esistenti come una semplice influenza, che anni addietro si presentava prevalentemente in inverno, ma che quest'anno, precisamente tra luglio ed inizio agosto 2015, ha fatto registrare un picco influenzale che ha portato disturbi allo stomaco e all'intestino, nonché febbre alta della durata di 2 giorni circa. Di conseguenza si è ricorso all'acquisto obbligato di farmaci in piena estate.
Le rivelazioni
Con un articolo dal titolo "L'arte di inventare malattie", Vince Parry, noto pubblicitario statunitense, rivelò come le case farmaceutiche abbiano trovato il sistema per creare i disturbi necessari al fine di vendere il loro prodotto.
Oltre alle dichiarazioni di Parry, sono stati condotti svariati studi sul comportamento del mercato farmaceutico, che hanno portato alla luce, come le aziende farmaceutiche sponsorizzino un farmaco con obbligo di prescrizione, la cui sponsorizzazione è vietata dalla legge, creando un mercato obbligatorio. Una delle tante vicende incriminate, vede come la più recente quella del virus H1N1, che nel 2009 creò il panico nel mondo intero, ma che alla fine dei conti risultò una normale influenza suina.
Oltre a rivelazioni ed inchieste di importanti guidate da testate americane, tra le più recenti ed importati inchieste italiane, abbiamo quella effettuata nel 2013 dal programma televisivo targato Mediaset, le "Iene", che attraverso l'uso di telecamere nascoste presso uno studio medico, svelavano una vera e propria truffa ai danni dello Stato, smascherando un giro d'affari che vedeva coinvolti medici ed informatori scientifici. I medici, in cambio di "prescrizioni inutili" di farmaci prodotti dalle loro case farmaceutiche, tra cui anche farmaci anti-tumorali del costo di migliaia di euro cadauno, avevano in cambio vari benefici come: viaggi, crociere, elettronica e tanto altro ancora.