Cresce la rabbia verso l'immobilismo degli Enti locali, il Comune e l'ex Provincia di Palermo, nei confronti dei problemi che attanagliano molte famiglie degli studenti diversamente abili che frequentano le scuole di Palermo. Un vero e proprio esercito, quello degli studenti con disabilità, che popola i tanti Istituti scolastici di ogni ordine e grado e che deve rinunciare, suo malgrado, all'assistenza di base e specialistica di cui ha realmente necessità, che gli spetta di diritto e che gli viene ripetutamente negata.
Dove sta la verità? Burocrazia, disinteresse generale e mancanza di fondi per il sociale
A proposito dei diritti, sembra proprio che questi facciano parte degli ultimi dei pensieri degli attuali Dirigenti Scolastici delle scuole palermitane, affaccendati a risolvere i loro problemi, vista la mole di lavoro che stanno svolgendo in questi giorni di scadenze e di adempimenti burocratici. Intanto, un popolo, quello dei disabili e delle loro famiglie, attende invano di veder risolto il loro problema, quello dell'assistenza sanitaria. Passano i mesi, ma ancora non giungono buone notizie su questo versante. Considerando le condizioni di precarietà per quanto concerne lo stato di salute e le loro innumerevoli difficoltà oggettive, sembra che qualcuno faccia proprio "orecchie da mercante".
Ci si chiede di chi è la colpa: della burocrazia?
del disinteresse generale o tutto deve ricondursi, per l'ennesima volta, alla mancanza di fondi destinati al sociale? Insomma, meglio risparmiarsi i soldi facendo lavorare "gratis" le famiglie e spendere, magari, i soldi in qualcosa di più utile, penserà qualche politico o qualche Dirigente dei Servizi Sociali del Comune di Palermo! La verità, purtroppo, è che gli Enti preposti alla risoluzione di tali annosi problemi tradiscono quotidianamente le semplici aspettative di quelle povere famiglie, sfortunate due volte: la prima, per la grave situazione contingente e la seconda, per essere lasciata sola da questo Governo (responsabile dei tagli così come si giustifica qualche responsabile comunale), insensibile verso i problemi dei più deboli e dei più indifesi. Una situazione incresciosa e disarmante, la quale ci trasmette un senso di solitudine e di tristezza, oltre quella percepibile sensazione di tornare indietro nel tempo di almeno 200 anni.
Queste considerazioni illustrano con chiarezza la terribile situazione che stanno vivendo quasi tutte famiglie degli studenti con gravi condizioni di disabilità e le stesse famiglie sono costrette ad intervenire personalmente quando si tratta di prestare soccorso, cure e attenzioni verso i propri figli, anche e soprattutto durante le normali ore di attività didattiche curricolari. Assolutamente raccapricciante!
L'appuntamento: davanti i cancelli delle scuole palermitane il 13 ottobre 2015
Inascoltati, guardati con indifferenza e soggiogati da un sistema amministrativo burocratico e troppo lento, alcune associazioni di disabili, spinte da un obiettivo comune hanno, in queste ore, proclamato un'azione di protesta unica nel suo genere, tanto da indignare finalmente anche i più indifferenti e i meno sensibili.
Si tratta di una vera e propria azione di protesta in difesa del "diritto allo studio" degli alunni diversamente abili e in precarie condizione di salute fisica e psichica. Tale manifestazione, organizzata dall'Associazione Anffas Onlus Palermo, (l’Associazione Nazionale di Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), si svolgerà davanti i cancelli d'ingresso di alcune scuole palermitane il 13 ottobre prossimo e vedrà coinvolti personalmente gli alunni stessi, i quali si incateneranno tra le sbarre dei cancelli dei loro Istituti scolastici in segno di protesta e per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla loro condizione di difficoltà.