Lorenzo Picunio, scrive un’angosciante lettera di denuncia nei confronti del fallimento dello Stato e della Politica italiana a proposito dei diritti dei più deboli all’interno delle Istituzioni Scolastiche: i cosiddetti ‘diversamente abili’. Una semplice lettera di poche righe ma intensa e chiarificatrice nei suoi contenuti: una fotografia in bianco e nero che riesce a descrivere argutamente l’indifferenza, il disinteresse, la noncuranza e il cinismo dell’attuale classe politica nei confronti dei bisogni reali e concreti del mondo della disabilità, specialmente tra i banchi di Scuola.
La spending review non giustifica il taglio delle spese per i più deboli
In realtà, in Italia i mass media riescono solo a parlare di riforme politiche, di economia e di spettacolo ma quando si deve affrontare questo problema, gli spazi nelle testate giornalistiche e nei media in generale si riducono notevolmente, fino a scomparire del tutto. La società italiana, insomma, sta compiendo un reato senza per questo accorgersene, con il suo silenzio, la sua indifferenza e la sua negligenza nei confronti dei più deboli e dei più bisognosi. Solo pochi si accorgono che esiste un popolo che non è in grado di difendersi, il quale chiede aiuto, a volte, solo con il proprio sguardo. Lo Stato e i vari Governi che si sono susseguiti in questi ultimi anni si mascherano dietro la solita frase di circostanza: dobbiamo restare sotto la soglia del 3%.
Intanto gli indifesi e i più bisognosi hanno sempre più necessità di essere ascoltati ed aiutati. La solita giustificazione ricorre spesso nelle parole di circostanza dei politici di turno: ‘spending review’ e i vari Ministri della Repubblica Italiana sembrano passarsi il 'testimone' come una corsa olimpica che, purtroppo, li vedrà dal punto di vista umano e sociale, sempre perdenti.
L'insolita lettera giunge alla redazione giornalistica della testata di informazione scolastica ‘Orizzontescuola.it’, la quale prontamente la pubblica. Quegli esigui commenti riescono a descrivere coerentemente e con lucidità la soffocante condizione di precarietà in cui parte della nostra società, quella più debole, sta vivendo in questo terribile momento storico.
Quello che fa impressione, nel leggere la missiva di Lorenzo Picunio è la semplicità con cui egli descrive sapientemente i problemi attuali della scuola, considerata da tutti una ‘Cenerentola’ ma la cosa che colpisce ancora di più è che non si riesce a capire perché si trattano con indifferenza i problemi che invece esistono e sono ‘endemici' oltre che strutturali. <<Non devono esserci tagli per chi non si può difendere>>. Questa è la frase che riassume con chiarezza e trasparenza il problema attuale che sta vivendo la società italiana. Siamo convinti che tutto quello che la politica decide sia giusto e che si debba per questo rispettare, abbassando umilmente il capo, senza accennare un minimo di protesta, ma quando è troppo è troppo!
Come una voce fuori campo che descrive le immagini in bianco e nero della pietosa situazione in cui molti diversamente abili oggi vivono in Italia e nelle scuole pubbliche statali, le parole toccanti contenute nella missiva di Lorenzo Picunio fanno riflettere molti operatori della scuola (insegnanti, lettori, facilitatori degli alunni non vedenti ecc.) che vivono quotidianamente all’interno delle scuole italiane e lavorano fianco a fianco con molti alunni in difficoltà. Le ore di sostegno diminuiscono ogni anno e per i casi più gravi e particolari, il Miur, per assurdo, non garantisce neanche quelle ore ‘fisiologiche’ adeguate e funzionali all’integrazione scolastica, la quale dovrebbe essere il primo e più importante obiettivo da perseguire per un insegnante e per il sistema scolastico moderno in generale.