La diminuzione del prodotto interno lordo dello 0,6%, avvenuta negli ultimi mesi del 2015 rispetto al terzo trimestre, riporta la Grecia in quella situazione di recessione che sta allarmando i mercati e trascina il popolo in piazza. Il Fondo Monetario, a nome del capo economista Poul Thomsen, ha infatti allertato che i timori per la 'Grexit' sono ancora davanti alla porta europea che ha tentato più volte di salvarla, e sta riportando Atene alla situazione che ha vissuto non meno di un anno fa, malgrado i tanti sacrifici inutili e i grossi finanziamenti apportati.

La Commissione Europea è alquanto allarmata e anche se i media non ne parlano sembrerebbe che la situazione sia sul limite dell'emergenza. Le stesse banche che appartengono all'eurozona hanno timore della mancata crescita e delle forti destabilizzazioni, causa l'aumento dello spread greco che è risalito superando i 1000 punti percentuale.

Reazioni della Germania

La Germania sta a guardare e finge di non avere tra le mani una grossa 'patata da pelare', ma la realtà è che le borse negli ultimi giorni stanno sostenendo delle forti perdite. Tutto ciò non è fonte di preoccupazione per la stabilità delle nostre banche, ma ciò che più fa paura è, come sostiene Bloomberg, il rischio di insolvenza della Deutsche Bank che potrebbe verificarsi in questo stesso anno.

Sull'argomento sono intervenuti la cancelliera tedesca Angela Merkel e l'Unione Europea: la prima afferma che le nostre banche e quelle greche sono a forte rischio collasso, la seconda continua a negare. Quindi non dobbiamo far altro che aspettare l'evoluzione di quello che sta attualmente accadendo in Grecia, che sembra essere tornata bruscamente all'ombra del Grexit. Nei giorni scorsi si sono viste le proteste e l'unione di due frange separate, quella del partito neonazista 'Alba Dorata' e quella dei comunisti, che hanno accomunato tutti; coltivatori, avvocati, sindacati e professionisti di piccole imprese.

Cosa accade ad Atene

Ad Atene le tensioni sono forti e come annunciato si riapre lo spettro del Grexit se le 'Borse' continueranno ad affondare anche nel prossimo trimestre.

Il malumore del popolo è generale e molti, sopratutto gli agricoltori, oggi stanno scendendo nelle piazze armati di pietre e di rabbia ricordando il passato della caccia alle streghe. Camminano in mezzo alle centinaia di poliziotti in assetto antisommossa, protestano per dissentire in merito all'aumento delle tasse e la riforma delle pensioni che attualmente il Governo Tsipras sta varando. La polizia ha reagito con il lancio di lacrimogeni e granate assordanti nel tentativo di disperdere la folla, ha arrestato quattro manifestanti e ha istituito dei posti di blocco per impedire l'arrivo di altri trattori in piazza Syntagma, luogo in cui è situato il palazzo del parlamento greco. La situazione è allarmante e ad essa s'aggiungono le circa cinquanta 'raccomandazioni' dell'Unione Europea a cui la Grecia dovrà far fede entro i 90 giorni; una delle principali, oltre a quelle sulle riforme in atto, è quella di risolvere la carenza che il Paese ha nella gestione delle sue frontiere e impedire l'innesco di quelle procedure che interromperebbero il Trattato di Schengen per un massimo di due anni, cosa che vorrebbero sia l'Austria che la Germania, per far fronte alla marea di profughi che continuano a entrare nei propri Paesi.