Rosa De Lucia sindaco del Comune di Maddaloni in provincia di Caserta, che fu eletta nell'anno 2013 con la lista del Popolo della Libertà, oggi divenuto Forza Italia, è stata sottoposta agli arresti nella mattinata di lunedì 7 marzo. Il primo cittadino del comune campano è indagata assieme a due consiglieri, un assessore e un imprenditore (anche loro tratti in arresto) con l'accusa di avere ricevuto tangenti nell'ambito degli appalti per il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani.
L'ordinanza è stata emessa dal procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ed è stato prontamente eseguito nelle prime ore del mattino di lunedi. L'assessore sottoposto agli arresti è Cecilia D’Anna, mentre il consigliere comunale che milita nelle file della maggioranza è Giuseppina Pascarella. Nell'inchiesta è stato coinvolto anche l'imprenditore Giuseppe Di Nardo, i cui interessi economici gravitano nel settore dei servizi ecologico. Per tutti gli arrestati le accuse sono a vario titolo (corruzione, peculato in concorso e tentata induzione indebita).
Avvisi di garanzia per il reato di corruzione sono stati consegnati anche ad un consigliere di maggioranza, mentre al capo della polizia municipale è stato consegnato un avviso di garanzia per peculato.
Disposto dalla magistratura di Santa Maria Capua Vetere il sequestro preventivo di beni appartenenti all'imprenditore coinvolto, per un valore di circa un milione di euro.
De Lucia già minacciata in più occasioni
Il sindaco di Maddaloni, De Lucia, era stata al centro dell'attenzione delle cronache locali anche per varie minacce subite da parte di alcuni lavoratori, anche se l'autorità giudiziaria non le aveva assegnato nessuna scorta a tutela della propria incolumità. Addirittura nel mese di febbraio 2015, il sindaco del comune di Maddaloni, venne minacciato mediante una telefonata al commissariato della Polizia di Maddaloni mentre, un po' di tempo prima, fu un’ex dipendente di una ditta ad aggredirla all'interno del municipio minacciandola di morte.