Da diverso tempo la questione del "Brexit" sta facendo discutere l'opinione pubblica della Gran Bretagna nonché quella internazionale. Essa è dibattuta tra i suoi sostenitori euroscettici e i suoi critici europeisti, a cui ultimamente si è aggiunto anche il noto economista e filantropo, nonché ex speculatore finanziario, George Soros.
A proposito della Brexit, Soros ha sostenuto che essa sarà peggiore della crisi avvenuta nel 1992, crisi in cui lo stesso economista e filantropo ebbe un importante e decisivo ruolo.
'Brexit peggiore della svalutazione del 92'
Soros ha sostenuto che l'eventuale uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea potrà costituire forti effetti collaterali per la stessa nazione.
L'economista ha articolato la sua posizione sul tema su un articolo del quotidiano "The Guardian", articolo in cui ha dichiarato che la Gran Bretagna corre rischi maggiori della crisi del 92, crisi avvenuta anche grazie all'attacco speculativo alla sterlina fatto dallo stesso Soros, attacco speculativo che gli fece guadagnare ben 1 miliardo di sterline.
Il personaggio controverso di George Soros
Soros è un personaggio molto noto nel mondo dell'economia e della finanza internazionale così come in quello dell'attivismo dei diritti umani e civili, in quanto fondatore della ONG "Open Society" e finanziatore delle cosiddette "rivoluzioni colorate" nei paesi dell'Europa Orientale un tempo appartenenti all'Unione Sovietica.
Soros è noto per il suo attivismo a favore delle proposte e delle campagne politiche della sinistra liberal occidentale ed è fortemente malvisto dalla destra e dalla destra radicale europea e statunitense che spesso, così come fanno anche diverse teorie della cospirazione, sostiene che sia uno dei più grandi rappresentanti dei "poteri forti mondialisti" così come dell'agenda del cosiddetto "Nuovo Ordine Mondiale" e/o progetto del "NWO".
Inoltre, lo stesso passato da speculatore finanziario costituisce indubbiamente uno degli aspetti più controversi dello stesso George Soros.