Nuovo allarme terrorismo legato ai miliziani dell'autoproclamato e sedicente Stato Islamico.Secondo quanto riferito dai servizi segreti della Corea del Sud, l'ISIS avrebbe diffuso una lista nera contente i nomi di 77 basi militari NATO e/o statunitensi da colpire.

Tra i potenziali obiettivi della lista non è esclusa nemmeno la stessa Italia, secondo quanto riferito da un articolo di Fausto Biloslavo per il quotidiano "il Giornale".

United Cyber Caliphate, gli hacker dell'ISIS

Secondo quanto riportato dai servizi segreti sudcoreani la "lista nera" dell'ISIS sarebbe stata preparata dalla "divisione hacker" dell'autoproclamato Califfato, "divisione" nota come "United Cyber Caliphate".

"United Cyber Caliphate" che avrebbe ricercato e ottenuto preziose informazioni su diverse basi militari della NATO e degli Stati Uniti D'America, tra cui anche l'importante base di Osan, la quale risulta situata proprio nella stessa Corea del Sud.

C'è anche da segnalare che da diverso tempo lo United Cyber Caliphate si sta facendo notare per attacchi informatici di vari tipo, nonché per la pubblicazione di liste contenenti organizzazioni o individui considerati nemici dello Stato Islamico.

La rinnovata guerra dell'ISIS contro l'Occidente

Da diverso tempo si sta assistendo a una rinnovata guerra che i militanti dell'autoproclamato Califfato stanno effettuando contro l'Occidentee i suoi alleati.

Guerra che prevede sia azioni terroristiche su larga scala che metodi e strategie di "bassa intensità", così come possono essere considerati i tentativi di captare informazioni su obiettivi sensibili quali sono le basi militari della NATO e/o degli Stati Uniti D'America.

Guerra, sia diretta che indiretta, con cui l'ISIS ha intenzione di riscattarsi dalle recenti sconfitte in Iraq e in Siria e mira a colpire l'Occidente proprio nei "simboli" e nei centri principali del suo potere politico e militare.

Centri del potere militare come lo sono quelli delle stesse basi militari della NATO e/o degli Stati Uniti D'America.