Nel cuore della notte la terra è tornata a tremare. Durata 142 secondi e avvertita dall’Emilia Romagna alla Campania, alle 3.35 una scossa terribile di Terremoto di magnitudo 6,0 ha colpito di nuovo l'Italia centrale. L'epicentro nel territorio del comune di Accumoli, in provincia di Rieti, l'ipocentro a soli 4 chilometri di profondità.
Alla prima scossa hanno fatto seguito altri movimenti sismici, il più forte dei quali di magnitudo 5.4 è stata avvertito alle 4.34 con epicentro tra Norcia e Castelsantangelo sul Nera ed ipocentro a 8,7 chilometri di profondità.
Dalla notte ad adesso quasi cento le scosse registrate dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, più della metà della quali di magnitudo superiore a 3.
Lazio, Marche, Abruzzo e Umbria le regioni dove il sisma è stato avvertito in maniera particolare e purtroppo drammatica. Ancora provvisorio il bilancio delle vittime, al momento sono 24 le morti accertate: 10 a Pescara del Tronto, 3 ad Arquata, 6 ad Accumuli e 5 ad Amatrice, ma è presto per fare un bilancio definito, anche perché molte persone risultano al momento disperse sotto le macerie, nelle quali si scava anche con le mani. Crolli, danni e tanta paura, soprattutto in diversi comuni di Lazio e Marche.
Rase al suolo Pescara del Tronto, frazione di un centinaio di abitanti del Comune di Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, e Amatrice, dove, la prima drammatica testimonianza del sindaco, Sergio Pirozzi, è stata: "Il paese non c'è più”.
Per intensità un sisma paragonabile a quello dell’Aquila del 2009: lo ha detto il capo del Dipartimento Protezione Civile Fabrizio Curcio. Dopo le difficoltà iniziali nei soccorsi a causa di alcune strade interessate dai crolli che hanno reso complicato il transito dei mezzi, nel corso della mattinata “sono state raggiunte le località colpite in maniera più sensibile dal terremoto” a riferirlo Bruno Frattasi, capo dipartimento dei Vigili del fuoco intervistato da SkyTg24.
La situazione è grave, per affrontare l’emergenza è stato mobilitato anche l’Esercito che sta intervenendo con mezzi speciali, al lavoro insieme alle autorità locali, alla protezione civile, ai vigili del fuoco, alle forze di polizia e i volontari. A tutti coloro che si stanno impegnando con dedizione nell’opera di soccorso, in questo ore è arrivato il ringraziamento da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, rientro a Roma da Palermo per seguire da vicino la situazione.