Durante la notte del 24 agosto 2016, il Terremoto ha devastato il centro Italia, provocando morti e feriti. La prima scossa c'è stata alle 3.36 del mattino e non è stata l'ultima della lunga notte. L'epicentro è vicino al comune di accumoli, in provincia di Rieti, Lazio; qui si contano già sei morti. Nella vicina amatrice, i danni sono stati devastanti: il sindaco Sergio Pirozzi dichiara che il paese non c'è più e che decine di persone sono intrappolate sotto le macerie. Il terremoto ha dunque divorato un intero paese e come se non bastasse, raggiungerlo non sembra cosa facile: il responsabile della Croce Rossa locale, infatti, ha spiegato che il ponte di Tre Occhi è pericolante, ciò impedisce di accedere al paese con i mezzi necessari per soccorrere le famiglie intrappolate.

Si può entrare solo a piedi e questa grave inconvenienza fa rallentare il lavoro dei soccorritori, che come se non bastasse, sembrano doversela vedere anche con una importante fuga di gas.

Altri movimenti sismici hanno colpito l'area, con scosse forti, di magnitudo 5.1 alle 4.32 e 5.4 alle 4.33, aventi epicentro a 5 km da Norcia.

Le vittimesi iniziano già a contare: sei morti ad Accumoli e numerose le persone ferite o ancora intrappolate sotto le macerie; è qui che da ore i soccorsi tentano di mettere in salvo una famiglia composta da madre, padre e due bambini. Il salvataggio risulta difficile anche per il timore di far crollare le macerie sulla famiglia, per questo motivo i vigili del fuoco hanno espresso la necessità di usare una termocamera per poter individuare l'esatta posizione della famiglia, con l'obiettivo di fare una ricerca mirata.

Se il salvataggio di questa famiglia può ancora avvenire, non si può dire lo stesso delle altre diecivittime contate a Pescara del Tronto, nelle Marche. In questo luogo si stanno cercando due bambine, bloccate sotto le macerie del terremoto impietoso che le ha svegliate nel sonno.

In un quadro così desolante, una buona notizia c'è: due bambini, uno di 4 e l'altro di 7 anni, sono stati portati in salvo, riemersi incolumi dalle macerie.

La nonna, che li aveva prontamente messi al riparo con lei sotto al letto, è viva ma non ancora in salvo.

I soccorsi continuano il loro lavoro senza fermarsi e gli agenti del Corpo forestale stanno liberando decine di persone dalle macerie. I numeri della Protezione Civile sono attivi: 840840 e 803555.

È ancora troppo presto per fare una stima delle perdite, ma l'ospedale inagibile di Amatrice e l'ospedale evacuato di Amandola, così come la necessità di ergere una tendopoli ad Amatrice, sono indice della gravità della situazione.