L’apertura del bando sul futuro del giardino pubblico Papadopoli
L’Hotel Papadopoli chiede d’allargarsi. Nell’Albo pretorio del Comune di Venezia si legge che “La Porta di venezia s.r.l.”, proprietaria dell’istituto alberghiero, ha offerto 507mila euro per accorpare l’edificio noto come “La Casa del Custode dei Giardini Papadopoli” alla propria struttura.
Il Comune di Venezia, con delibera del 29 luglio, ha posto il bando in evidenza pubblica: il tempo per farsi avanti da parte di altri eventuali concorrenti ha come limite il 25 agosto, giorno in cui verrà siglata la cessione dell’immobile unitamente alla concessione, con vincolo di manutenzione, dell’area verde circostante.
La proposta definitiva di “La Porta di Venezia” prevede la ristrutturazione della “Casa del Custode” con conseguente conversione ad uso ricettivo; di assumere in concessione almeno ventennale l’area scoperta di pertinenza dell’immobile, pari a circa 480 mq, con l’obiettivo di adibire a parterre del ristorante 80 mq e a giardino dell’albergo i restanti 400 mq, al canone di 16mila euro annui; la possibilità di disporre dell’intero Giardino Papadopoli in uso esclusivo per l’organizzazione di un massimo di dodici eventi all’anno, ciascuno non superiore ai quattro giorni (per un totale quindi di 48 giorni), a fronte di una convenzione decennale che imponga alla società la manutenzione dello spazio verde.
Immediata la protesta di molti cittadini veneziani riguardo alle modalità con cui è stato aperto questo bando: tempi ristretti e, soprattutto, un periodo, come quello estivo, in cui la disattenzione verso la gestione degli spazi pubblici può essere maggiore.
Preoccupazione per le sorti dello spazio pubblico nel centro storico
L’associazione “Venezia Cambia” contesta duramente l’operazione scrivendo nel proprio sito: «A Ferragosto, zitti zitti, cedono un altro pezzo di città. Scandalosa delibera del consiglio che di fatto regala all’albergo Papadopoli (ex Park Hotel) i giardinetti Papadopoli, gli vende la “casa del custode”, e tutto nel mese di agosto, quando molti sono in ferie, al ritorno avremo un pezzo di città in meno».
Andrea Ferrazzi, consigliere comunale PD, chiede che vengano effettuati chiarimenti in Commissione attraverso un’interpellanza datata venerdì 5 agosto - ripresa da più utenti di Facebook, a riprova dell’interesse sulla vicenda - in cui, testualmente, si chiamano in causa Sindaco e Assessore competente al fine di capire cosa si intende per “concessione decennale del Giardino Papadopoli in uso esclusivo…”.
Marco Gasparinetti, portavoce del “Gruppo XXV aprile”, commenta: «Ad un professionista nella gestione della cosa pubblica si richiede competenza nell’impostazione delle scelte strategiche, ma in questo caso, davvero, si può esprimere un giudizio sulla questione rifacendosi ad una prospettiva ancor più basilare.
Un buon padre di famiglia, nell’eventualità di una infelice situazione economica, penserebbe a vendere i gioielli di famiglia solo dopo aver ben riflettuto su ogni altra possibile opzione. Separarsi dai beni dell’intero nucleo familiare, sapendo che difficilmente torneranno indietro, deve essere per forza considerata come l’ultima spiaggia».
Da segnalare un’iniziativa che lo stesso gruppo ha programmato per venerdì 12 agosto, di sapore d’oltremanica: una serie di discorsi pubblici, con possibilità d’intervento aperta a tutti, che si terrà proprio nel Giardino Papadopoli, a richiamare nell’essenza e nella scenografia quello Speakers’ Corner nel londinese Hyde Park che è sempre stato teatro di orazioni di stampo civico, politico e culturale, anche in marcata contestazione con le istituzioni vigenti.
A sottolineare l’aspetto apartitico dell’incontro, il primo a prendere parola sarà un illustre veneziano appartenente al mondo dell’arte, Davide Bozzato, attore e regista teatrale e cinematografico di fama internazionale. Ora dell’appuntamento le cinque del pomeriggio: nessun altro momento sarebbe stato più indicato del cosiddetto tea time.