La NASA e gli astrofisici di tutto il mondo armati dei più soffisticati strumenti studiano como prevenire una possibile colisione. Facciamo un passo indietro nel tempo; circa 65 milioni di anni fa un asteroide determinò la scomparsa dei grandi mammiferi. Un'altro, appena 108 anni fa, entrò nell'atmosfera terrestre per arrestarsiin Tunguska, unazonanon abitata della Siberia. Questo oggetto di circa 40 metri di diametro è riuscito a liberare una energia pari a 185bombe atomiche, incendiando una quantità enorme di alberi in un raggio di centinaia di chilometri.

La fortuna volle che l'asteroide abbia improvvisamente cambiato rotta e si sia disintegrato prima di toccare terra, altrimenti sarebbe finito sulla città di San Pietroburgo causando una immane catastrofe. Le ipotesi più assurde hanno preso il sopravvento; alcuni pensavanoche un bucco nero abbia fatto entrare il masso incandescente, altri ad una nave alliena, i più saggi, invece, ad un esperimento di Tesla.

Siamo pronti ad evitare la fine del mondo?

La NASA studia tre metodi per deviare la corsa di un asteroide che si apprestasse a minacciare la Terra, sempre che non sia pericoloso. Una prima ipotesi è quella del misile non carico ma suffiente a modificare l'orbita dell'oggetto ed evitare la possibile collisione.

La seconda opzione sarebbe "il rimorchio", ovvero un agancciamento gravitazionale tra una presunta nave spaziale e la massa dell'asteroide, in modo di trascinarlo fuori traiettoria. Questo richiederebbe due condizioni:per prima cosa bisognerebbe scoprire l'asteroide almeno 10 o addirittura 20 anni prima e avere il tempo di studiarlo.

La seconda condizione e non meno importante è che l'oggetto in questione non sia troppo grande.Terza opzione, da film,in stile"Armageddon", con l'uso de armi nucleari, ma poco praticabile riferiscono gli esperti del settore.

La misione AIDA

La NASA e l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) proggettano una misione congiuntaper il2021, con il fine di provare il metodo della deviazione dell'orbita di un asteroide.Il programmaavrebbe due fasi:in un primo momento ESA inverebbe una nave osservatrice y un secondo, l'Agenzia Spaziale Americana metterebbe in orbita una navicella capace di lanciare un proiettilecon l'intentodi deviare la corsa delmasso studiato.Staremo a vedere.