I miliziani dell'autoproclamato Stato Islamico potrebbero essere nuovamente intenzionati a compiere nuovi attacchi terroristici in Europa. Il preoccupante allarme è stato lanciato dall'Ufficio di Polizia Europeo, l'Europol, per bocca del suo direttore attuale Rob Wainwright.

In un'intervista per il quotidiano inglese "The Standard", come riportato anche da un articolo del "Giornale", il direttore dell'agenzia d'intelligence ha sostenuto che il rischio possa derivare dal rientro dell'elevato numero di foreign fighters che dai paesi europei sono fuggiti per andare a combattere nel nome della jihad per il Califfato in Siria e in Iraq.

Il rischio dell'infiltrazione terroristica nei flussi migratori

Secondo quanto riportato dal sito web "Swiss Info" il direttore dell'Europol ha anche parlato recentemente del rischio di possibili infiltrazioni da parte di potenziali terroristi nell'ambito dei flussi migratori che stanno interessando fortemente i paesi europei. Sempre secondo quanto riportato da "Swiss info", Wainwright ha sostenuto che l'Europol ha creato "un corpo di 200 poliziotti specialisti che saranno inviati in punti critici come la Grecia".

La nuova rivista antioccidentale dell'ISIS 

Secondo quanto riportato dal "Corriere della Sera" i militanti dell'ISIS hanno dato vita ad una nuova rivista online, pubblicata in diverse lingue europee. La rivista antioccidentale, dal titolo emblematico "Rumiyah" (Roma in arabo), è diretta ad incitare i simpatizzanti e/o i miliziani dell'autoproclamato Stato Islamico a condurre attacchi in stile "lone wolf" nei paesi in cui risiedono, specialmente quelli occidentali o europei.

Inoltre, nella rivista si sostiene che la "guerra santa" dei militanti del Califfato non si fermerà sino a quando non verrà conquistata Roma e si esortano anche nuovi attacchi terroristici da compiersi in Australia. Tale rivista online va ad aggiungersi ad altri magazine e tabloid utilizzati nella strategia di propaganda dello Stato Islamico, come il più noto "Dabiq".