L'esercito siriano libero (FSA), insieme a truppe turche, continua nella sua offensiva contro le truppe dell’ISIS riuscendo a strappare giorno dopo giorno sempre più terreno e proprio in queste ore, conquista il villaggio di Daqib con i suoi abitanti tenuti in scacco dagli uomini del califfato dal 2014 quando contava ancora una popolazione di oltre 3000 persone. Il villaggio si trova al confine con la Turchia di Erdogan e a livello tattico non ha alcun valore ma ne ha dal punto di vista simbolico perché stando ad una profezia sunnita, gli uomini di al-Baghdadi, proprio in questa cittadella avrebbero trionfato sui cristiani in uno scontro finale dal sapore ‘epico’, proprio prima dell’Apocalisse.

E’ iniziata anche un’operazione militare irachena per riconquistare Mosul; guidata dalle forze antiterrorismo di questo paese appoggiate dai miliziani alleati Peshmerga curdi e dalle milizie sciite. E’ stato annunciato alla tv statale dal primo ministro dell’iraq Haidar al Abadi; l’emittente di stato ha mostrato un comunicato scritto appena dopo la mezzanotte che ha preannunciato l’inizio delle operazioni per liberare la seconda città in ordine di importanza di tutto l’Iraq.

Questa è la più importante operazione tattica da quando i militari degli Stati Uniti d’America si sono ritirati nel 2011 e se avesse successo, come tutti si augurano, sarebbe un durissimo colpo agli uomini del califfo Abu Bakr al-Baghdadi. Le forze curde dei Peshmerga, stando a canali tv ufficiali iracheni, nelle primissime ore dell’offensiva hanno strappato al califfo, il controllo di ben sette villaggi.

Queste, coinvolte appunto nell’offensiva per riconquistare Mosul, non entreranno però in città, la quale essendo multietnica e multiconfessionale potrebbe veder insorgere problematiche di ordine pubblico che in questo frangente deve essere evitato. Si occuperanno di entrare in città, militari delle forze governative di Baghdad, lo ha riferito Kifah Mahmud karim, consigliere mediatico per il presidente della regione autonoma del Kurdistan iracheno, Massud barzani.