L'Unione delle Organizzazioni Siriane per il Soccorso Umanitario (UOSSM) ha dichiarato che ci sono stati dei feriti quando l'ospedale Dr. Hasan Al-Araj, detto anche l'ospedale grotta, è stato colpito per ben due volte nella giornata di Domenica 2 ottobre. L'Osservatorio per i diritti umani in Siria (SYRIAHR) ha affermato che gli attacchi avvenuti all'ospedale situato nelle vicinanze di Hama sono da attribuire a degli aerei russi.
L'attacco è avvenuto a pochi giorni di distanza dalla completa distruzione dell'ospedale M10 ad Aleppo, bombardato per tre giorni durante la stessa settimana.
Il Dr. Hasan Al-Araj era stato costruito in profondità all'interno di una montagna, considerato dunque uno dei centri medici più sicuri. Secondo la testimonianza del Dottor Abdallah D., direttore della sanità nel distretto di Hama, l struttura è stata completamente distrutta.
L'ospedale era stato dedicato al cardiologo Hasan al-Araj, medico ucciso lo scorso 13 aprile durante un attacco aereo, mentre si trovava all'esterno dell'ospedale. Serviva interamente l'area rurale della provincia di Hama e si eseguivano almeno 150 operazioni chirurgiche ogni mese.
Nella stessa giornata, secondo quanto riporta la TV di stato siriana, un uomo si è fatto esplodere vicino a piazza Assi in centro ad Hama.
Il fatto, avvenuto intorno alle 15 di domenica, ha portato alla chiusura del centro medico, causando numerosi feriti ma nessuna vittima. È stato inoltre comunicato che due forti esplosioni sono state sentite ad Hama, la quarta città più grande del Paese che si dice essere tenuta strettamente sotto controllo dalle forze del presidente Hassad. Durante gli ultimi giorni, gli aerei russi e siriani sono stati reponsabili di numerosi attacchi ad ospedali gestiti dai ribelli all'interno del Paese e quello del Dr. Hasan Al-Araj è solo l'ultimo di una serie di azioni discutibili da parte dell'esercito. Insieme alle Nazioni Unite, L'Unione Europea ha proposto un piano umanitario di aiuto per la popolazione della città di Aleppo, che si propone di spedire acqua e cibo per più di 130.000 persone e di evacuare i soggetti in gravi condizioni di salute.