Stava facendo il suo dovere Francesco Pischedda, il 28enne poliziotto originario di Bosa (Oristano), morto mentre tentava di fermare un giovane moldavo, di qualche anno più giovane di lui, che insieme ad altri ragazzi non si erano fermati al posto di blocco che lui – insieme ai suoi colleghi della Polizia di Bellano, in provincia di Lecco, stava effettuando come spesso accadeva nel loro lavoro.

Francesco era riuscito a fermare uno dei giovani. Ma era nata una colluttazione tra i due che poi è risultata fatale.

La colluttazione

Durante la lotta infatti i due sono precipitati da un cavalcavia, alto una decina di metri, tanto che l’impatto sull’asfalto della superstrada è stato fatale al povero poliziotto sardo. Le sue condizioni sono apparse subito gravi ai soccorritori. Immediata la corsa, a bordo di un’ambulanza medicalizzata, prima al Pronto Soccorso dell’ospedale di Gravedonia e poi nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Lecco dove però – a causa delle gravissime lesioni subite - durante la notte il cuore del poliziotto bosano ha smesso di battere.

La notizia della sua morte ha scosso tutta la comunità sarda di Bosa dove vivono i genitori di Francesco che – spesso e volentieri soprattutto durante la stagione estiva – passava lunghi periodi insieme alla compagna Anna e alla piccola bimba di 10 mesi. Tutta la famiglia – dopo la tragica notizia – ha raggiunto la Lombardia dove il figlio Francesco da tempo prestava servizio nella Polizia Stradale di Bellano, in provincia di Lecco.

Un normale posto di blocco

Ed è proprio nelle strade della Lombardia che ha intercettato – insieme ai suoi colleghi – quel maledetto furgone (poi risultato rubato) che gli è costato la morte. Erano da poco passate le 20 della scorsa sera quando durante un normale giro di controllo la pattuglia della Polizia Stradale di Bellano- con a bordo Francesco Pischedda – intercetta un furgoncino che a tutta velocità percorre la supestrada 36, a pochi passi da colico.

I poliziotti intimano l’alt al guidatore ma la risposta è picche. Il furgone accelera, nasce un lungo inseguimento che si protrae per diversi chilometri, fino a quando il mezzo non esce fuoristrada.

Gli occupanti non si perdono d’animo. Si mettono a correre. Anche i poliziotti scendono dall’auto di servizio e si mettono all’inseguimento. Francesco è il più veloce di tutti. Francesco raggiunge uno dei fuggitivi. Nasce una colluttazione. I due cadono per terra e rotolano per diversi metri fino a quando cadono nel vuoto. Un volo di dieci metri fatale che è costato la vita al giovane sardo, morto mentre faceva il suo dovere.