Non era la prima volta. E lo sapevano anche i Carabinieri di Olbia che già altre volte erano dovuti intervenire in quell’abitazione per riportare la situazione alla normalità. Le liti tra i due coniugi quarantenni erano infatti all’ordine del giorno. Lei una stimata professionista di origini iraniane, lui un commerciante olbiese molto conosciuto in città. E proprio la scorsa notte, secondo quanto denunciato ai Carabinieri dalla donna, l’uomo dopo l’ennesima lite l’avrebbe scagliata dalle scale di fronte agli occhi innocenti della figlioletta di sei anni per poi andarsi a divertire in discoteca.

La 40enne ora si trova ricoverata al Pronto Soccorso dell’ospedale di Olbia e, dal letto in cui viene costantemente monitorata dai medici, ha raccontato ai Carabinieri ciò che sarebbe accaduto quella maledetta mattina di febbraio. Ha una costola rotta e diversi traumi su tutto il corpo ma i medici assicurano che se la caverà con almeno 30 giorni di cure. La ferita più grande da rimarginare sarà quella del forte ed ennesimo trauma subito.

Le indagini dei Carabinieri

“Le indagini sono ancora in corso - ha assicurato il maggiore dei Carabinieri, Saverio Aucello – siamo soltanto all’inizio. Ora - spiega – saranno effettuati maggiori approfondimenti per valutare meglio la situazione. Per ora – conclude – non è stata nemmeno formalmente presentata una denuncia”.

Una vicenda che, almeno da quanto sembra, si trascina da parecchio tempo. La donna quando per l’ennesima volta è stata soccorsa dai Carabinieri si è sfogata e ha raccontato delle continue botte, delle violenze. Ha anche raccontato di essere stata scaraventata dalle scale dal compagno mentre chiedeva pietà di fronte alla sua bimba di sei anni.

Ma – stando a quanto la donna ha raccontato – l’uomo non avrebbe avuto pietà e avrebbe continuato ad infierire per poi andare via ridendo.

“Non ero in casa”

Dopo brevi indagini i Carabinieri hanno rintracciato l’uomo che avrebbe risposto con un secco: “Proprio quella sera non ero in casa”. E per questo motivo, dato che l’unico testimone sarebbe la figlia della coppia, gli investigatori dell’Arma si dovranno muovere con estrema cautela prima di poter arrivare a delle conclusioni. Anche perché, almeno secondo i dati forniti dall'associazione olbiese “Prospettiva donna”, sono oltre 250 i casi di violenza seguiti a Olbia.