Aveva trasformato la sua abitazione di Monastir in un vero e proprio mercato della droga e il fornetto elettrico della cucina in cassaforte. Gianluca Zucca, 26 anni, cagliaritano, è stato arrestato ieri mattina dalla Polizia con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Il giovane, disoccupato e incensurato, dopo tutte le formalità di rito è stato rinchiuso in una camera di sicurezza della Questura, in attesa di essere processato in un’aula del Tribunale di Cagliari. All’interno della sua abitazione – nascosti in vari punti della casa – gli uomini della Squadra Mobile di Cagliari, coordinati dal dirigente Fabrizio Fabbrocini, hanno recuperato più di dieci mila euro in contanti, circa trenta grammi di cocaina pronta per essere venduta e anche due bilancini di precisione.
Un blitz improvviso
Gli uomini della Squadra Mobile – sezione “Falchi” – da tempo avevano ricevuto diverse segnalazioni sospette provenienti da Monastir. Alcune voci parlavano infatti di uno strano via vai di persone – soprattutto giovani tossicodipendenti – all’esterno di un’abitazione che poi si è scoperto fosse abitata da Gianluca Zucca. Dopo numerosi appostamenti e indagini ambientali, gli abili investigatori della Squadra Mobile hanno deciso di passare all’azione e proprio nella mattinata di ieri – quando da poco erano passate le 9:30 – hanno deciso di attendere l’uscita del giovane dalla sua dimora. Intorno alle 10 – infatti – quando Zucca ha varcato la porta è stato bloccato e perquisito.
Nelle tasche dei pantaloni che aveva indosso i poliziotti hanno recuperato la somma di 1400 euro in banconote di piccolo taglio che – secondo gli inquirenti – sarebbero il frutto della venduta della droga.
Droga e denaro nel forno elettrico
La perquisizione poi è continuata nella sua abitazione dove i poliziotti hanno recuperato – nascosti all’interno di una fruttiera – otto involucri di plastica che contenevano circa tre grammi di cocaina.
Poi – la scoperta più interessante – all’interno di un fornetto elettrico gli agenti hanno recuperato 9.340 euro in contanti oltre a due pietre di cocaina (dal peso di circa trenta grammi) che dovevano ancora essere tagliate e quindi probabilmente avrebbero raddoppiato il valore. Insieme alla droga i poliziotti della Mobile hanno anche portato via 3 bilancini di precisione perfettamente funzionanti e numerosi involucri di plastica molto simili a quelli che erano stati utilizzati per confezionare la droga.