Oggi a Napoli era prevista una convention del leader della Lega, Matteo Salvini, ma l'incontro si è trasformato in uno scontro.
La guerriglia urbana è scoppiata vicino alla Mostra d'Oltremare di Napoli, la sede della convention, dove i manifestanti e le forze dell'ordine sono venuti a contatto. Alcuni giovani con il volto coperto hanno lanciato molotov e sassi e gli agenti, in assetto anti sommossa, hanno risposto caricandoli e lanciando lacrimogeni.
Dal corteo dei manifestanti erano anche stati lanciati fumogeni e petardi contro gli agenti all'ingresso dell'ente fieristico. Lo scontro violento è iniziato quando un gruppo di persone incappucciate si è distaccato dal corteo e con un rapido blitz ha accerchiato le forze dell'ordine. Il gruppo di facinorosi è stato fermato con l'uso degli idranti ed è stato fatto indietreggiare fino a viale Giulio Cesare. Una delle molotov lanciate ha colpito un cellulare dei carabinieri provocando un piccolo incendio e terrorizzando le persone nei paraggi. Le strade interessate dalla gueriglia sono ora ridotte a un campo di battaglia; si vedono cassonetti dei rifiuti ribaltati e bruciati ad ogni angolo.
Il corteo stava percorrendo viale Kennedy quando i black bloc incappucciati, vestiti di nero ed armati di bastoni, e con maschere di Pulcinella hanno iniziato l'attacco. Per ora le forze dell'ordine hanno fermato 5 persone perchè in possesso di oggetti contundent o perchè coinvolte nello scontro.
Il corteo anti-Salvini
Il corteo comprendeva un migliaio di manifestanti provenienti da centri sociali, collettivi studenteschi, migranti e attivisti politici, tra cui anche esponenti del Dema, il movimento che fa capo a De Magistris. E' partito dalla stazione di Mergellina intonando cori e sventolando bandiere rosse, del Pci, di Cuba, e di vari movimenti anarchici. Con i manifestanti contro il leader della Lega c'erano anche alcuni consiglieri comunali di maggioranza come Pietro Rinaldi ed Eleonora De Majo, il presidente della III Municipalità Ivo Poggiani e la moglie del sindaco.