Il quotidiano nazionale El Pais con sede a Madrid ha pubblicato un incredibile fatto di cronaca, relativo all'azione di un giovane 15enne che avrebbe denunciato la madre per 'violenze domestiche' e aiutato da alcuni avvocati l'avrebbe portata in tribunale per chiederne l'arresto a nove mesi e il rimborso delle spese sostenute per l'avvio della causa. Il fatto sarebbe avvenuto a El Ejido, in Andalusia, una delle 17 comunità autonome della Spagna e nella storia sono coinvolte la signora Maria Angustias e il figlio 15enne che, come tanti giovani simili a lui, sembrano più propensi a giocare con lo smartphone piuttosto che impegnarsi nel rigore voluto dallo studio.
La reazione della madre
Oggi sembra che i figli debbano ottenere tutto, esprimendo con insistenti capricci il loro risentimento verso i genitori, ogni qualvolta vengono redarguiti nel tentativo di spingerli verso una corretta educazione. Così avrebbe reagito la signora Angustias, facendo nascere un caso di cronaca da una Storia di follia, per distogliere il figlio dall'attenzione dello smartphone con cui, invece di dedicarsi allo studio, passava le ore giocando. La colluttazione avvenuta fra madre e figlio ha ottenuto lo scopo prefissato, ma sembrerebbe aver lasciato un piccolo segno (un graffio), sulla mano del 15enne; elemento che lo avrebbe convinto, insieme alla rabbia provata, a denunciare la madre per violenza domestica.
Dopo un mese la sentenza del Tribunale
Il fatto sarebbe accaduto alle 20:00 del 28 febbraio e solo a distanza di circa un mese dalla denuncia del 15enne nei confronti della madre, s'è avuto il responso definitivo che vede la sentenza del giudice in favore della signora Maria Angustias. Le motivazioni che avrebbero visto la perdita della causa, avviata dai legali del figlio, è la seguente: 'Quello che ha fatto la madre appartiene ai compiti di un genitore ai fini di una corretta educazione'. Infatti, ha dichiarato Emilio Calatuyud, il giudice che si occupa delle cause minorili, essendo la madre responsabile dell'inquadramento futuro del figlio, non riprendendolo non avrebbe potuto assolvere ai compiti di educatrice imponendogli l'obbligo dello studio. 'Concedere ai giovani tutto quello che vogliono' avrebbe aggiunto Calatuyud, 'Darebbe la convinzione a questi ragazzi che il mondo è nelle loro mani'.