Tragedia in Piemonte, nel Vercellese, dove un ragazzo di appena diciassette anni è morto affogato nel pomeriggio del 25 marzo mentre praticava sport. La causa del decesso è dovuta all'improvviso rovesciamento del kayak, con cui il giovane stava affrontando la discesa del torrente Sermenza. Ancora non è chiara la dinamica precisa dell'incidente che ha causato la il dramma.

E' certo che l’incidente è avvenuto poco prima del centro abitato di Boccioleto, nella provincia di Vercelli tra le 13 e le 14. La piccola e leggera imbarcazione sulla quale si trovava il ragazzo si è improvvisamente rovesciata affrontando una una rapida e lui è rimasto a lungo sott’acqua.

Troppo tempo per salvarsi. I suoi compagni, appena si sono accorti della tragedia che si stava consumando, troppo tardi purtroppo, hanno contattato il Soccorso alpino e speleologico del Piemonte, il Cnsas, che ha inviato immediatamente due operatori dalla non lontana stazione di Val Sermenza.

Constatazione del decesso

Ovviamente, mentre si attendeva che i soccorsi raggiungessero il luogo in cui è capitata la tragedia, appunto alle porte del paese di Boccioleto, nonostante l'alternarsi di sentimenti di ansia e panico, dolore e sgomento, i compagni dello sfortunato diciassettenne rimasto rovesciato nel torrente (quindi, con la testa sott'acqua) sono riusciti ad estrarre l’amico dall’acqua (operazione per nulla facile considerata la velocità con cui l'acqua scorre in quel punto preciso), nella speranza di rendere più facili e veloci le operazioni di salvataggio e rianimazione.

L’eliambulanza, che era decollata dalla vicina base di Borgosesia, è arrivata in pochissimi minuti e le manovre di rianimazione sono state effettuate immediatamente e in tempi rapidissimi. Nonostante gli uomini del Soccorso alpino e speleologico del Piemonte fossero dotati di defibrillatore, purtroppo, non c’è stato verso di rianimare il ragazzo. A questo punto, medico e infermiere hanno potuto soltanto constatare l’avvenuto decesso e prelevare la salma.