Su proposta del premier Gentiloni e della ministra della Salute, Lorenzin, il Cdm ha approvato un decreto legge che contiene disposizioni urgenti in tema di vaccinazioni, che entreranno in vigore dal prossimo anno scolastico. Si punta a garantire omogeneamente in tutta Italia la prevenzione, la riduzione dei rischi e il mantenimento di efficaci condizioni di sicurezza epidemilogica, sul fronte della profilassi e su quello della copertura vaccinale, andando oltre quella che è stata definita da più parti "l'attuale frammentazione normativa".
Considerati, ovviamente, anche obblighi e strategie a livello europeo.
Vaccinazioni dichiarate obbligatorie
Per legge, dichiarate obbligatorie, fino a sedici anni, dodici vaccinazioni: antipoliomelitica, antidifterica, antitetanica, antiepatite B, antipertosse, antihaemophilusinfluenzae tipo B, antimeningococcica B, antimeningococcica C, antimorbillo, antirosolia, antiparotite, antivaricella. Solo per documentate condizioni cliniche, che devono essere attestate dal pediatra o dal medico di medicina generale, le vaccinazioni in questione possono essere differite o omesse. Quindi, solo in casi assolutamente particolari, come l’accertato pericolo per la salute.
Sanzioni
Previste sanzioni, per ogni anno del percorso della Scuola dell'obbligo, da 500 a 7 mila e 500 euro, da parte delle Asp, nel caso in cui venisse accertata la violazione dell'obbligo: il provvedimento riguarderebbe genitori e tutori. Il dirigente scolastico deve segnalare la presenza di minori non vaccinati anche nella scuola dell'obbligo. Se ciò non avvenisse, potrebbe verificarsi l'omissione di atti d'ufficio. Un reato punito dall'articolo 328 del Codice penale.
Asili nido e scuole dell'infanzia
Non potranno essere iscritti né agli asili nido né alle scuole dell’infanzia, a prescindere dal fatto che siano pubbliche o private, i bambini non in regola con le vaccinazioni dichiarate obbligatorie.
Se si presentasse un caso del genere, la domanda verrebbe rigettata. Inoltre, entro cinque giorni il dirigente scolastico segnalerebbe all'Asp il nominativo dello stesso minore per le vaccinazioni previste. Per quanto riguarda la scuola dell'obbligo, i minori che per motivi di salute non posso essere sottoposti a vaccinazione dovranno essere inseriti nelle classi in cui non sono presenti altri coetanei non vaccinati.
Immunizzazione
Nell'ipotesi in cui un minore avesse già superato una patologia, o più di una fra quelle indicate, si dovrà chiedere e ottenere apposita attestazione dal medico curante, che potrà procedere all'accertamento dello sviluppo dei relativi anticorpi mediante le analisi del sangue.
E si dovrà dichiarare, dunque, l'avvenuta immunizzazione a seguito di malattia naturale. Dal primo giugno il ministero avvierà una campagna di sensibilizzazione destinata a tutta la popolazione, proprio sulla valenza delle vaccinazioni. Prenderanno il via anche iniziative formative per docenti e educative per alunni e studenti. In primo piano l'importanza della prevenzione in ambito sanitario e, nel caso specifico, dell'obbligo vaccinale. Saranno coinvolte anche le associazioni dei genitori che operano in tutto il territorio nazionale. Dettate, infine, disposizioni transitorie per il passaggio al nuovo sistema di vaccinazioni obbligatorie. Le vaccinazioni sono considerate tra gli strumenti più efficaci per la difesa della salute, che hanno consentito di debellare malattie molto gravi come il vaiolo, di ridurre drasticamente la diffusione di patologie infettive, comuni nell'infanzia, gravate da complicanze di notevole gravità.
La vaccinazione utilizza una piccolissima quantità di agenti infettivi inattivati o solo piccole parti, che non sono in grado di provocare la malattia ma attivano le difese del sistema immunitario. In tal modo, si producono quegli anticorpi che consentiranno l'eliminazione del germe qualora dovesse attaccare.