La svolta è arrivata in occasione del Consiglio dei Ministri di stamattina: il decreto vaccini, dopo un lungo dibattito, politico e mediatico, ha finalmente visto l'approvazione, seppur in forma più "soft" rispetto a quello che aveva inizialmente chiesto il Ministro Lorenzin, che avrebbe voluto imporre l'obbligatorietà anche per l'iscrizione a scuole elementari, medie e superiori. Riguarderà invece esclusivamente la fascia di età che va da 0 a 6 anni, quindi quella che copre i nidi e le scuole materne.

Vince la linea del ministro dell'Istruzione Fedeli

A prevalere quindi alla fine è stato l'orientamento dettato dal ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli, secondo la quale l'obbligatorietà deve riguardare solo la fascia 0-6. E proprio su questo aspetto già da giorni si era aperto un conflitto dialettico piuttosto acceso col ministro della Salute, che al contrario avrebbe voluto estendere l'obbligo fino ai 10 anni.

La valutazione espressa dalla Lorenzin era peraltro stata suffragata da alcuni pareri di spicco provenienti dal mondo scientifico, che hanno sottolineato più volte negli ultimi mesi come, a fronte di un aumento vertiginoso dei casi di morbillo in Italia e di un altrettanto vertiginoso calo delle coperture vaccinali, l'unica strada percorribile sia quella del ripristino dell'obbligo. Nonostante ciò, lo scontro tra dicasteri è stato vinto dalla Fedeli, la quale riteneva inaccettabile l'idea che l'obbligatorietà potesse arrivare a coprire anche il periodo delle scuole elementari.

Per le scuole dell'obbligo è comunque prevista una sanzione pecuniaria laddove si dovesse riscontrare la mancanza delle vaccinazioni previste per gli anni precedenti. Come ha affermato il Presidente del Consiglio Gentiloni, sono previste sanzioni che vanno dalle dieci alle trenta volte superiori a quelle già in essere.

Aumentano i vaccini obbligatori

L'altra importante svolta prevista dal decreto approvato oggi in Cdm è l'aumento del numero di vaccini obbligatori, che da 4 che erano diventano 12: saranno infatti obbligatori anche i vaccini contro i ceppi B e C della temutissima meningite, e l'mprv, quello cioè che copre contro morbillo, varicella, parotite e rosolia. Si parla quindi di vaccini che prima erano solo consigliati, e ora diventano requisito fondamentale per potere accedere all'iscrizione agli asili nido e alla scuola materna.