Lo yulin Dog Meat Festival è in partenza anche quest'anno, come sempre in coincidenza con il solstizio d'estate (il 21 giugno 2017). E tutto questo avverrà nonostante le mobilitazioni del mondo occidentale e di parte dell'Asia, volte a evitare la manifestazione; e nonostante le raccolte di firme attivate per fermare questo scempio. Tante le iniziative contro il Festival che peraltro hanno registrato innumerevoli sottoscrizioni in tutto il mondo (si parla di 11 milioni di firme raccolte nelle varie nazioni che ad essa hanno aderito), e forti gli appelli provenienti da associazioni animaliste sia del calibro della World Animal Protection, WWF, sia locali, come l'Animals Asia Foundation, e via dicendo.
Ma nulla, il Festival riparte.
La falsa speranza di riuscire ad evitare il massacro per l'edizione 2017
Quest'anno c'era stata una flebile speranza di riuscire a sventare l'orrore, perché a maggio era stata diffusa la notizia, ripresa anche dalla BBC, secondo la quale la città di Yulin avrebbe vietato lo svolgimento del suddetto festival e di consumo di carne di cane in strada, prevedendo salate multe a chi contravvenisse al nuovo regolamento.
Il provvedimento sarebbe dovuto entrare in vigore una settimana prima dell'inizio dello Yulin Dog Meat Festival, quindi giovedì 15 giugno scorso, ma purtroppo ciò non è poi, di fatto, avvenuto.
Le autorità locali hanno infatti riferito, proprio in questi giorni, di non essere in posizione di intervenire su quella che è una tradizione del territorio, confermando pertanto la partenza del "festival dell'orrore", come previsto, per il 21 giugno 2017.
Il Dog Meat Festival: quello che succede per le strade di Yulin
E' così che, purtroppo, tra soltanto due giorni assisteremo nuovamente ad una delle "manifestazioni culinarie" più cruente mai esistite, che viene svolta da una decina d'anni nella cittadina di Yulin, e che pare sia nata con lo scopo di attirare turisti nel territorio.
Per tutta la durata del festival (per l'edizione 2017 dal 21 al 30 giugno) i cani, stipati in strettissime gabbie, saranno sottoposti, come ogni anno, a pesantissimi maltrattamenti e torture prima di essere macellati (talvolta anche in strada) e cotti allo spiedo, davanti agli occhi degli "acquirenti".
Si parla di barbarie inaccettabili, come uccisioni per mezzo di scariche elettriche, bastonate, o addirittura di animali scuoiati vivi.
Peraltro, va sottolineato che la provenienza degli animali utilizzati per il Festival di Yulin non è sempre chiara: essendo molto alta la richiesta di carne di cane per l'occasione, si cercano, con ogni mezzo, i quadrupedi da macellare, ricorrendo anche alla cattura di cani randagi o al furto di animali domestici, elidendo così quelli che sono i controlli sanitari effettuati in ogni macello legalmente riconosciuto, e rischiando di scatenare epidemie di rabbia.
In Cina sempre meno persone consumano carne di cane, e molti attivisti si schierano contro questa manifestazione, la speranza è che presto si riesca ad abolire un abominio di tale portata.