Il presidente americano Donald Trump ha minacciato nuovamente la Corea del Nord dichiarando che "Solo una cosa funzionerà". Secondo Trump, i suoi predecessori non hanno fatto abbastanza nelle trattative con Pyongyang e non rimane che usare la forza contro il regime del dittatore Kim Jong-un, poiché risulta inutile cercare il dialogo. In un suo tweet, il presidente degli Stati Uniti ha sottolineato e ricordato il fatto che molti presidenti e le loro amministrazioni, in 25 anni, hanno parlato alla Corea del Nord, hanno raggiunto accordi e hanno speso ingenti somme di denaro, ma purtroppo nulla ha funzionato.
Lui ha poi scritto e ironizzato che gli accordi sono stati violati prima che si asciugasse l’inchiostro e ciò ha messo in pericolo i negoziati statunitensi.
Pyongyang è il nemico numero uno per Trump
Intanto la Corea del Nord ha moltiplicato le prove balistiche e ha testato una nuova bomba ad idrogeno, dopo l’arrivo di Trump alla Casa Bianca nel mese di gennaio di quest’anno. Fin dall’inizio della sua carriera come presidente degli Stati Uniti, Trump ha considerato Pyongyang come il nemico numero uno e lo ha sempre messo in guardia che se avesse continuato con le minacce verso Washington, l’America avrebbe risposto con fuoco e fiamme come non si è mai visto nel mondo.
Nelle sue dichiarazioni su Twitter, Trump afferma la possibilità di un possibile attacco contro la Corea del Nord, 'una nazione imprevedibile' dice lui e 'che possiede armi nucleari'.
La calma prima della tempesta
Al termine di una cena che si è svolta giovedì scorso con i leader militari e dopo che improvvisamente era stata convocata anche la stampa, il presidente USA, con la musica classica di sottofondo, parlando con i giornalisti, ha sottolineato il fatto che si tratta di una calma prima della tempesta. Un'affermazione che ha suscitato curiosità tra i giornalisti che gli hanno domandato se parlando di tempesta intendesse la questione dello stato islamico, della Corea del Nord, oppure dell'Iran, ma Trump ha risposto con una parola sola: 'Scopriranno'.
Pertanto in questi giorni è emerso un nuovo rapporto di una società di intelligence e dell’Università di Harvard, che parla di un potenziale di distruzione di massa nelle mani di Kim Jong-un. Secondo gli esperti si tratterebbe di agenti biologici mortali, tra di loro anche il batterio della peste, ma anche antrace, colera, febbre gialla, tifo. Nel 1987 Pyongyang è stato uno dei firmatari di Biological Weapons Convention, che vieta lo sviluppo, la produzione, l'accumulo e l'acquisizione di agenti e armi biologiche, operativa dal 1997 e siglata da 160 paesi.