Pietro Maso ha commesso un reato orrendo. Per quello è stato condannato in via definitiva a 30 anni di reclusione. In regime di semi libertà dal 2008, la fine della condanna viene anticipata al 2015. Il sistema giudiziario ha senso, quando riesce a dare una seconda possibilità una opportunità di reinserimento al reo.

Mi risulta ostico immaginare che l'intervista televisiva di Maurizio Costanzo -trasmessa da Canale 5- allo stesso Maso possa far parte a pieno titolo di questo percorso di reinserimento. Sia perché l pentimento ed il ravvedimento son strade silenziose, sia perché le le opportunità date sono state gettate al vento.

Pietro Maso non prova alcun rimorso

Pietro Maso allora ventenne massacra a bastonate- con l'aiuto di due complici- i genitori nel 1991,per nascondere un ammanco di 25 milioni di lire utilizzati per pagare ristoranti,,vestiti ed alberghi di lusso. Dopo la scarcerazione, nel Gennaio 2016 la Procura di Verona, lo iscrive nel registro degli indagati con l'accusa di tentata estorsione ai danni delle sorelle. Minacciate – in una intercettazione telefonica,afferma “finisco il lavoro di 25 anni fa”- a causa dell'eredità dei genitori, finiscono sotto scorta. Nel Marzo seguente, viene ricoverato in una clinica psichiatrica per turbe mentali e dipendenza dalla cocaina.

Cinzia Tani,esperta di storia sociale del delitto, afferma che " ..

in carcere le sue preoccupazioni sono la cura della propria persona, dal profumo all'abbronzante, dalla ginnastica a prendere il sole. Non prova alcun rimorso. Riceve lettere da migliaia di fans ".

Lucarelli: l'intervista a Pietro Maso inutile ed un abisso di bruttezza

E' in un contesto come questo che Selvaggia Lucarelli, in un articolo sul Fatto,stigmatizza ed attacca l'intervista di Maurizio Costanzo, definita inutile ed un abisso di bruttezza.Innanzitutto la giornalista accusa Costanzo di essere pronto a tutto per l'audience,non rispettando ad esempio l'angoscia delle sorelle di Maso, attualmente ancora sotto protezione.

Nell'intervista di un ora, Pietro Maso parla pochissimo costringendo Costanzo ad intervenire continuamente. Spesso con dubbie affermazioni. Ad esempio,l'utilizzo della meningite che colpì Maso come giustificazione del suoi comportamenti.”Bebe Vio è il classico esempio di quella negatività che ti lascia addosso la malattia. “- ironizza la Lucarelli .

La blogger contesta la leggerezza con cui Costanzo affronta l'argomento : "si fanno molti sbagli nella vita, certo…il suo è uno sbaglio un po’ più forte.”, affermazione che potrebbe far sembrare il reato di Maso un parcheggio in divieto di sosta

Maurizio Costanzo cerca il pathos ad ogni costo. Allora istiga Maso “ Perché non piange? Lei rimane attonito, questo è sintomo di sgomento, di paura, io una psicanalisi la invito ad affrontarla, lei si deve liberare Pietro “. Purtroppo per Costanzo Maso dice di avere una corazza. Non piange di fronte alla foto dei genitori ma qualche lacrima scende, quando viene messo in onda un videoclip dedicato alla ex moglie Stefania.L'audience ringrazia