Si torna a parlare di furti in abitazione e di quello che è inerente alla legittima difesa dei liberi cittadini in casa propria. La vicenda è inerente a quello che accadde qualche anno fa e che vede come protagonista un uomo, di professione macellaio, il quale si ritrovò dei ladri in casa e dopo aver preso il sua arma regolarmente detenuta, aprì il fuoco ferendo un immigrato albanese.

Ora per lui arriva la richiesta di condanna da parte del PM.

Chiesto il carcere per il macellaio

La Procura ci è andata giù pesante ed ha chiesto per il macellaio, colpevole di essersi difeso nella sua proprietà privata dai ladri e di aver cercato di disfarsi del ladro, 5 anni e 2 mesi di reclusione. Questa è la triste vicenda di Walter Onichini, 35enne originario di Legnaro, nel padovano. Il giovane macellaio rischia il carcere per aver commesso un doppio reato. All'epoca dei fatti, Onichini sparò il ladro in casa sua e, dopo averlo ferito, lo caricò in auto per poi abbandonarlo in campo. Un errore fatale dettato probabilmente dalla paura per aver ferito il ladro albanese e che potrebbe aprirgli le porte del carcere boicottando quello che poteva essere un processo discusso sulla base della legittima difesa.

La richiesta di condanna include anche un oneroso risarcimento danni

Secondo quanto pubblicato anche dalla testata giornalistica Tgcom24, il pubblico ministero ha richiesto oltre ad una condanna di 5 anni e 2 mesi di reclusione, anche un risarcimento danni di 324.000 euro. L'accusa sarebbe quella di tentato omicidio ed ora il 35enne dovrà battersi legalmente per confermare anche quanto dichiarato all'epoca dei fatti, ossia di aver temuto per l'incolumità del figlioletto e che credeva che quest'ultimo fosse stato rapito dai ladri albanesi.

La vicenda risale al lontano 2013

L'episodio risale al 22 luglio 2013. Quattro persone fecero irruzione nell'abitazione di Walter Onichini dove erano presenti anche la moglie ed il figlio.

I quattro banditi nella circostanza, riuscirono ad appropriarsi delle chiavi della macelleria e di quelle della sua auto. Onichini riuscì ad imbracciare il suo fucile legalmente detenuto e ad aprire il fuoco mettendo in fuga 3 dei 4 e ferendone uno gravemente. Dopo aver sparato al ladro, il macellaio di Legnaro lo caricò a bordo della sua auto e venne fermato dalla Polizia in prossimità di un fossato. Il ladro albanese era gravemente ferito alla mano ed Onichini all'epoca dei fatti, dichiarò di trovarsi in auto poiché intenzionato a trasportare il ferito presso l'ospedale locale. Le indagini però non avrebbero confermato la sua versione dei fatti e per il Pm, Walter Onichini sarebbe stato intenzionato ad abbandonare il ladro gravemente ferito all'interno di un fossato in campagna.