Novità sul piano legislativo in Italia: dal 1° gennaio 2018, in tutti i supermercati ed esercizi commerciali, sarà previsto il pagamento dei sacchetti di plastica. Si intende con questi, tutte quelle bustine che fino ad oggi abbiamo trovato a disposizione per proteggere e trasportare la frutta e la verdura al momento della spesa. Ad oggi non è stato ancora chiarito ufficialmente quale sarà il prezzo per queste.
Secondo le prime voci, è possibile che l'importo si aggirerà attorno ai 10 cent.
Cosa prevede la norma
Una decisione parlamentare che di sicuro non passerà inosservata agli occhi degli italiani. Ma la nuova decisione risulta essere solo una postilla tra le altre contenute nel decreto legge Mezzogiorno. Questa infatti prevede che i sacchetti leggeri, che hanno un singolo strato inferiore ai 15 micron, siano biodegradabili e per almeno il 40% di materia prima, rinnovabile.
Una norma ecologica. Il problema della plastica
L'impatto della plastica a livello ambientale è un problema tangibile e da non sottovalutare al giorno d'oggi.
Bisogna tenere in considerazione le materie prime coinvolte nel processo di utilizzo e consumo della plastica. In un anno, circa 13 miliardi di litri di acqua vengono imbottigliati. Per l'80% di questi, vengono utilizzate bottiglie di plastica. Solo il 20% sarà destinato alle bottiglie di vetro. Un numero simile richiede 650.000 tonnellate di petrolio e 6 miliardi di litri di acqua. Per quanto concerne la plastica in quanto rifiuto, negli ultimi anni è stato evidenziato un problema di smaltimento. Particelle di questo materiale sono state rintracciate addirittura nell'acqua potabile. L'obiettivo dunque, appare chiaro: ridimensionare l'uso improprio della plastica.
Sanzioni ingenti per i trasgressori
Il governo ha previsto importanti sanzioni pecuniarie per coloro che trasgrediranno. Il grado di gravità sarà valutato in base al numero di sacchetti non a norma di legge. Ad esacerbare l'importo della sanzione, contribuirà l'eventuale rinvenimento di un numero di sacchetti il cui valore concorra al superamento del 10% del fatturato del trasgressore.
Le dichiarazioni di Legambiente
Stefano Ciafani, direttore di Legambiente, ha dichiarato di ritenere giusta la norma, dal momento in cui ogni tipo di innovazione ha un costo da pagare. Il direttore ha aggiunto che tuttavia è necessario formulare un prezzo ragionevole per ciascuna bustina di plastica. L'importo secondo Ciafani non dovrebbe superare i 2/3 centesimi ciascuna.
Cosa diranno gli italiani?
Si tenga in considerazione che ogni prodotto ortofrutticolo e/o gastronomico ha un suo valore e che gli stessi non possono essere contenuti in una stessa bustina di plastica. In una famiglia quante bustine per ogni spesa verranno comprate? Risulterà un onere ingente per gli italiani o questi saranno disposti ad andare incontro ad una norma che si propone di salvaguardare l'Ambiente?