Movimento 5 stelle vola alto e si posiziona in vetta. E' il primo partito. La Lega si dice soddisfatta, raggiunge quota 37% e sorpassa gli altri partiti della coalizione centro-destra. Nessun vincitore su tutti, per i seggi bisogna aspettare ma un risultato è sicuro e forse inatteso per il Pd, che scende a picco e fallisce, raccogliendo poco più del 20% dei consensi. Il vicesegretario di Renzi, Maurizio Martina, ne ha annunciato l' intervento pomeridiano. A seguito di una così forte sconfitta, gli stessi membri del Pd non possono che confermarne la tragicità.
Qualsiasi altro commento sarebbe inopportuno e lo stesso Martina a fianco del presidente Matteo Orfini limita gli interventi sui risultati elettorali, affidando l’ultima parola a Renzi. Durissimo anche il commento del presidente del Carroccio su Twitter,
Mi sono non dimesso.
— Renzo Mattei (@RenzoMattei) 5 marzo 2018
che, dopo aver ringraziato caldamente il popolo italiano per la fiducia dimostratagli, si lancia in un fulmineo e mordace commento su Renzi e fa riferimento alla punizione meritatamente inflittagli dagli italiani per la sua arroganza.
Movimento 5 Stelle: correttezza e trasparenza per i prossimi confronti
Alessandro di Battista, anima promotrice dei 5S, noto per i suoi mille monologhi di piazza, ricchi di euforia e coinvolgimento populista, ha fatto pervenire il proprio sprezzante commento ironizzando sulla durata breve del leader politico del Pd, Matteo Renzi, definendolo un “già ex”.
Di Battista, parla trionfante di una vera glorificazione per il Movimento che costringerà i “compagni di gioco” al confronto, secondo quelli che lo stesso definisce i metodi caratteristici dei pentastellati: correttezza e trasparenza.
Tra gli ultimi siedono anche i partiti +Europa e Liberi e Uguali con un capitombolo del 3% .
Infine, Emma Bonino che dovrà accontentarsi dei seggi dei collegi di coalizione.
Di Maio: Che abbia inizio la terza repubblica
Da Roma, Luigi di Maio, leader 5S, ringrazia il popolo per i risultati ottenuti e per la stima che l’Italia ha dimostrato. “Il fatto di essere rappresentativi di un’intera nazione, ci proietta verso la responsabilità di dare un governo all’Italia”.
Così ha esordito il deputato Di Maio – “Le coalizioni non hanno le carte per governare, né i numeri. Questo è un voto post-ideologico, che va al di la della destra e della sinistra. I risultati riguardano temi e non ideologie e per questa ragione siamo sicuri che i cittadini hanno votato il programma dei 5S. Lavoro, tasse, sviluppi per le imprese e povertà. Questi sono i temi principali del nostro programma. Abbiamo l’occasione storica per realizzare una soluzione a questi problemi. Per questo siamo aperti al confronto con tutte le forze politiche. Ma soprattutto per il programma dei lavori della prossima legislatura. Sono fiducioso e sicuro – ha concluso – che il Presidente della Repubblica saprà sostenere questo programma con autorevolezza e sensibilità.” Un aspetto focale quello sul quale si è concentrato Di Maio nel suo primo intervento post elezioni.
Il leader del Movimento ritiene sia imprescindibile collaborare con le principali figure di garanzie, il Presidente della Camera e del Senato, soprattutto per realizzare quei programmi che gli italiani aspettano da trent’anni. “Il primo partito siamo noi e con noi inizia la terza repubblica”.