Si è spento Stephen Hawking celebre astrofisico e cosmologo. Annunciato alle prime ore di questa mattina da un portavoce della famiglia. E' deceduto all'età di 76 anni nella sua abitazione di Cambridge. Ha convissuto per oltre 50 anni con la sua devastante malattia. Osannato ovunque nel mondo della scienza, nei film e in tv. Nel corso della propria vita è stato grande portavoce di numerose teorie scientifiche, ottenendo non pochi riconoscimenti e premiazioni. Interessatosi sin da subito alla propria malattia, senza mai arrendersi ha dato prova di coraggio ed è stato fonte di ispirazione per tutti quanti hanno avuto l'onore di condividerne il tempo.
All'età di 13 anni ha iniziato a dare i primi segni di malessere, e già a 21 anni ebbe la tragica diagnosi: Atrofia muscolare progressiva, una malattia degenerativa strettamente collegata alla Sla. Una vita ricca di impegno scientifico ma intrisa di sofferenza. nel 1985 perse l'uso delle corde vocali a seguito di una tracheotomia, ma ciò non gli impedì mai di perseverare nel suo cammino di studioso e amante della ricerca scientifica. Nonostante le mille difficoltà cui si trovò a dover fronteggiare, Stephen riuscì anche a progettare un sintetizzatore vocale che gli consentisse di comunicare. Col passare del tempo però le conseguenze della sua malattia esacerbarono le possibilità minime di comunicazione e fu in quel periodo che Hawking non esitò a sottoporsi in qualità di cavia per un progetto dell'Università di Stanford per poter tradurre in parole le attività cerebrali: un'ennesima dimostrazione di coraggio e amore per la ricerca.
Di sé stesso egli disse di essere stato sfortunato per la malattia ma allo stesso tempo di sentirsi fortunato per qualsiasi altro aspetto della vita.
La cosmologia e la Teoria della gravità quantistica
La cosmologia, il campo di lavoro di sempre di Stephen Hawking, famoso per le sue innumerevoli teorie, con particolare riferimento alla teoria della gravità quantistica e lo studio dei buchi neri.
A tal proposito, la sua opera più celebre "Dal Big Bang ai buchi neri". Egli teorizzò che dopo l'esplosione del Big Bang, vi fu un rilascio di materiale dalle dimensioni simili a quella propria dei protoni, oggetti che lui stesso definì buchi neri. In collaborazione con altri matematici formulò uno sviluppo di teorie e leggi relativi alla materia propria dei buchi neri.
Ateismo e vita aliena: le teorie da sempre sostenute
Singolare e da sempre discussa la teoria secondo la quale l'universo sarebbe aperto e privo di limiti spazio-temporali, così come l'esistenza degli alieni o di organismi viventi al di là del pianeta Terra. Stephen disse a sostegno della propria teoria che secondo il proprio cervello matematico, i numeri da soli facevano pensare alla perfetta razionalità che ruota attorno all'esistenza di alieni. Una teoria nota e concepibile sotto differenti punti di vista; secondo il celebre astrofisico poteva trattarsi di microbi o bipedi intelligenti ma la questione importante era restarci lontano. Qualsiasi tentativo riuscito di contatto con forme aliene al nostro pianeta condurrebbe a conseguenze scioccanti per l'umanità.
La tesi di Hawking aveva ragione di esistere in quanto gli alieni avrebbero ragione di sfruttare le risorse della Terra un po' come è successo quando è avvenuta la scoperta dell'America. Allo stesso modo per la popolazione autoctona risulterebbe devastante. Da sempre discussa e motivo di dibattito perennemente acceso, l'argomento religione e scienza e l'ipotesi secondo cui si tratterebbe di due sfere completamente inconciliabili. Tra queste, secondo il noto astrofisico, persiste incomunicabilità assoluta. L'universo non è stato creato da alcun Dio e la Scienza è l'unica verità assoluta basata sull'osservazione e non sull'autorità.
Tra le sue opere più famose si ricordano "Breve storia del tempo", "L'universo in un guscio di noce" e "La grande storia del tempo".
Omaggiato anche da James Marsh che nel 2014 ha presentato il film "La Teoria del tutto": film biografico in cui viene ripercorsa l'intera vita di Stephen e il cui interprete protagonista, Eddie Redmayne per questo ruolo, vinse il premio Oscar come miglior attore protagonista.
Tra gli omaggi rivolti a celebre astrofisico ricordiamo il Wolf Prize, l'Albert Einstein Award e la Coplay Medal oltre al Fundamental Physics Prize.