Continua a rimanere alta l'attenzione su questo tragico evento che ha commosso e coinvolto il cuore di tutti a causa della morte di due piccole bambine, Alessia e Martina, avvenuta per mano del loro stesso padre.

Solo due giorni fa le affermazioni del fratello maggiore di Luigi Capasso, Gennaro, rilasciate alla trasmissione "Quarto grado" si riferivano alla tragedia come a "quindici minuti di black out" di un uomo buono, dedito alla famiglia che non era affatto aggressivo o violento come era stato invece descritto dai media in questi giorni.

Un raptus quindi, secondo Gennaro Capasso, un gesto non premeditato. Un'azione disperata di un uomo distrutto che continuava a ripetere il giorno della strage di non riuscire a reggere un'umiliazione così. Lui carabiniere dell'arma che a seguito dell'esposto presentato dalla moglie, non poteva avvicinarsi alle figlie, tanto che un giorno che si era fatto trovare davanti la loro scuola era stato allontanato.

Difficile però continuare a parlare di raptus. Davanti all'evidenza delle lettere, degli assegni, di tutto quello che era stato preparato con meticolosa attenzione con le indicazioni di come gestire le cose dopo la "loro" morte.

La sofferenza della moglie

Tutt'altro era emerso dalle telefonate diffuse tra Luigi Capasso, la moglie e la figlia maggiore. Dove era evidente la sofferenza della donna che si era trovata costretta ad arrivare alla separazione nonostante il grande amore che aveva per lui. Un amore che le era costato anche la derisione di molti a seguito degli eventi intercorsi che avevano screditato l'immagine del marito.

E forse la donna, Antonietta Gargiulo, faceva riferimento proprio a questo, alla relazione extra coniugale di cui tutti ormai erano a conoscenza a Cisterna di Latina.

Difficile del resto comprendere la psicologia di questo uomo, che da un lato viveva uno stato di angoscia per l'incapacità di accettare la separazione dalla moglie, avvenuta a settembre a seguito anche di un esposto della moglie per aggressione, un attaccamento dunque a tratti morboso, con punte di estrema gelosia e anche di violenza.

Un atteggiamento che aveva provocato timore anche nelle stesse figlie che come si evince sempre dalla telefonata che è stata divulgata, non si sentivano sicure ad uscire sole con il padre, sebbene "certe che il padre non le avrebbe mai fatto del male".

Dall'altra però la seconda vita di Capasso, con un'altra donna. Una donna certo importante per destare in lui il pensiero di lasciarle una lettera e il denaro nonostante la disperazione del momento che stava vivendo.

Cinque le lettere ritrovate

Una al fratello maggiore Gennaro contenente un assegno di diecimila euro per poter pagare anche i funerali delle piccole e poi una lettera per i genitori e una per la sorella e il cognato. E infine quella per l'amante.

Restano ancora molti dolorosi punti aperti: l'attesa per le condizioni di salute di Antonietta Gargiulo, ancora all'oscuro di quanto è successo alle sue bambine, la data dei funerali delle piccole, e i chiarimenti delle inchieste che si sono aperte per verificare eventuali responsabilità circa l'idoneità concessa a Luigi Capasso nonostante il suo quadro psicologico.

Questa tragedia pertanto è tutt'altro che conclusa, e intanto oggi si è tenuta una fiaccolata in memoria delle piccole bimbe Alessia e Martina.