Strani boati nel cielo, in alcune zone sono stati avvertiti in maniera talmente intensa da generare momenti inverosimili di panico. Il tutto accaduto nella tarda mattinata del 22 marzo 2018 in Nord Italia, in particolare in Lombardia, ma anche in Val d'Aosta e Piemonte. In certe zone i boati sono stati così forti da far tremare vetri e finestre, tant'è che il centralino dei vigili del fuoco e di carabinieri e polizia è stato letteralmente intasato di chiamate.

Per non parlare del panico generato sui social: gente che parlava di terremoto, qualcun altro ha citato un attentato causando un procurato allarme di massa. Niente di tutto questo, la spiegazione alla fine è stata molto più semplice: si è trattato di due jet militari che, volando a velocità superiore a quella del suono, hanno provocato il classico boato sonico prodotto dal cono di Mach frutto delle onde d'urto di un oggetto che ha infranto la barriera del suono. Non è un fenomeno così atipico per gli aerei, ma è chiaro che non accade così di frequente a basse quote.

I caccia sono decollati da Grosseto

Nemmeno un'ora dopo, infatti, la prefettura ha chiarito l'origine del fenomeno che ha provocato una vera ondata di panico generale tra i cittadini. Due caccia militari, infatti, sono decollati da Grosseto e nel loro volo hanno superato la barriera del suono. Sono stati fatti intervenire, secondo la fonte, per intercettare un velivolo entrato nello spazio aereo italiano. Il jet proveniva dalla Turchia ed era diretto in Svizzera, ma per un problema tecnico non era riuscito a mettersi in contatto con gli enti che controllano il traffico aereo italiano. Motivo per cui l'aeronautica militare ha attivato la procedura d'emergenza. Il fenomeno che ha provocato i due forti boati si è verificato nel momento in cui i due caccia hanno sorvolato la provincia di Bergamo.

Al di là dei fortissimi effetti sonori avvertiti in particolare in alcune zone della Lombardia che hanno fatto scattare le procedure di allarme in alcune strutture pubbliche, va sottolineata ancora una volta la 'complicità' dei social network nel procurato panico. La gente, pur non essendo a conoscenza della causa, ha subito cercato di spiegare il fenomeno in maniera incompleta ed assolutamente personale. Piccoli, grandi fenomeni di un mondo moderno la cui comunicazione globale, come capita sempre più spesso, non serve solo a far viaggiare l'informazione, ma anche a distorcere la verità dei fatti.